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Elezioni USA, quale impatto su mercati e Fed di una rielezione di Trump?

Finanza, Politica
Elezioni USA, quale impatto su mercati e Fed di una rielezione di Trump?
(Teleborsa) - Il 2024 sarà un anno cruciale per i mercati, che saranno fortemente condizionati da una tornata elettorale in UE come in USA. E come sempre l'esito del voto avrà riflessi sui mercati, soprattutto al di là dell'Oceano, dove l'ombra di Trump incombe con sempre maggior insistenza sulla Presidenza di Biden, vicina alla scadenza.

La corsa per le primarie USA

Trump si sta riaffermando come candidato ideale per affrontare l'attuale Presidente Joe Biden nella corsa alla Casa Bianca. DDopo la vittoria schiacciante in Iowa, alla vigilia del voto in New Hampshire, l'ex Presidente è nettamente davanti alla candidata del South Carolina Nikki Hailey con il 52% delle preferenze conto il 35% della rivale.

Il voto in Iowa, un piccolo stato del Midwest a maggioranza bianca, così come il New Hampshire, un ricca stato del nordest poco popoloso, ha un valore più simbolico che numerico.

Con soli 57mila voti, il tycoon ha conquistato la maggioranza in Iowa, aggiudicandosi 20 delegati sui 1.100 complessivi. Assieme al New Hampshire, l'elettorato vale appena l'1,4% dell'elettorato repubblicano complessivo, quindi poco rappresentativo in termini di delegati, ma molto significativo per la qualità dell'elettorato che rappresentano, molto vicino al dato nazionale.

L'impatto sui mercati

A questo punto ci si si inizia già ad interrogare su cosa accadrà con una vittoria di Trump. Storicamente, i mercati hanno sempre salutato con un rally una vittoria repubblicana: durante la Presidenza di Trump l'indice Dow Jones ha evidenziato un rialzo del 56% e l’indice l’S&P 500 del 70%, mentre durante la Presidenza Biden l'indice S&P 5090 ha guadagnato solo il 21%.

Il suo ritorno alla Casa Bianca indubbiamente testimonierebbe l'arrivo di una politica fiscale generosa, soprattutto nei confronti delle imprese, e di una politica monetaria accomodante e favorevole alla crescita. In una intervista rilasciata lo scorso mese di settembre, Trump ha affermato che i tassi sono "troppo alti".

Detto ciò, Trump non ha criticato le scelte della Fed del recente passato ed ha definito l'inflazione "un killer del paese", implicitamente accettando le scelte di politica monetaria di Powell. Ma lo scenario il prossimo autunno sarà più favorevole ad un taglio dei tassi e quindi ad una politica più consona con il programma di Trump.

Sul fronte mercati ci si attende, nell'immediato, un periodo di grande volatilità, ma l'esito elettorale darà maggiore risalto ad alcuni settori piuttosto che ad altri: nel 2020 con la vittoria di Biden salirono i titoli legati alle rinnovabili ed alla sanità. Una vittoria di Trump potrebbe invece favorire la manifattura USA, stante una politica più protezionistica, il settore auto e la tecnologia Made in USA.

Gli effetti sulla Fed

Come anticipato, Trump potrebbe minimamente condizionare la politica della Fed, determinando una politica più accomodante e favorevole al credito. Ma il maggior impatto della sua rielezione sarà sulla leadership della banca centrale americana, poiché il mandato di Powell è vicino alla scadenza nel 2026.

Trump alla casa Bianca - scrive il Financial Time - potrebbe infatti aggiudicarsi un paio di posti nel Board, fra cui Judy Shelton dell'Independent Institute, già bocciata nell'altra tornata, Kevin Warsh della Hoover Institution, o anche Arthur Laffer, l'economista della famosissima omonima curva, che disegna la neutralità della politica fiscale superate certe aliquote.
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