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Wall Street resta al palo. Timori su tassi di interesse e Cina

Commento, Finanza
Wall Street resta al palo. Timori su tassi di interesse e Cina
(Teleborsa) - Risulta debole l'andamento della Borsa di New York, con il Dow Jones che si attesta a 34.510 punti; sulla stessa linea, resta piatto l'S&P-500, con le quotazioni che si posizionano a 4.366 punti. In lieve ribasso il Nasdaq 100 (-0,32%); sulla stessa linea, in frazionale calo l'S&P 100 (-0,21%).

Apprezzabile rialzo nell'S&P 500 per il comparto energia. In fondo alla classifica, sensibili ribassi si manifestano nel comparto telecomunicazioni, che riporta una flessione di -1,21%.

Gli investitori guardano alla crisi immobiliare cinese e ai problemi nel sistema bancario ombra della principale economia asiatica per capire se ci possono essere ricadute negative sui mercati globali. Gli operatori si interrogano anche sul percorso della politica monetaria statunitense al termine di una settimana che è stata contraddistinta ancora una volta da forti dati macroeconomici. Senza dati economici importanti previsti per la giornata odierna, l'attenzione degli analisti è già sul discorso del presidente della Federal Reserve Jerome Powell al simposio economico di Jackson Hole la prossima settimana.

"Pensiamo che il tono di Powell a Jackson Hole sarà meno equilibrato rispetto ai verbali del FOMC di luglio - hanno scritto gli analisti di Bank of America - La dipendenza dai dati della Fed rende i verbali un po' obsoleti poiché la riunione si è svolta prima del rilascio del PIL del 2° trimestre sopra il consensus e, naturalmente, del robusto flusso di dati di luglio. Gli ultimi dati probabilmente aumenterebbero le preoccupazioni dei policymaker per una nuova accelerazione dell'inflazione, guidata da una forte domanda aggregata. Pertanto, prevediamo che Powell si opporrà, implicitamente o esplicitamente, al taglio dei tassi che i mercati stanno scontando nel 2024".

Tra le società che hanno diffuso i conti ieri sera a mercato chiuso, Farfetch ha comunicato un outlook deludente dopo un secondo trimestre in chiaroscuro, mentre Applied Materials ha divulgato un outlook superiore alle attese dopo un terzo trimestre positivo. Tra le maggiori società che hanno divulgato i risultati questa mattina, Deere ha incrementato la guidance sull'utile dell'intero esercizio dopo un terzo trimestre positivo, mentre Estée Lauder ha rilasciato un outlook deludente per le continue sfide che si trova ad affrontare in Asia.

Crolla WeWork, che ha comunicato la volontà di effettuare un raggruppamento azionario per restare quotata sul NYSE, e corre Bloomin' Brands, dopo che il Wall Street Journal ha scritto che l'investitore attivista Starboard Value ha costruito una partecipazione di oltre il 5% nella società, diventando uno dei primi cinque azionisti.

Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, Wal-Mart (+1,64%), United Health (+1,13%), Chevron (+0,93%) e Cisco Systems (+0,89%).

Le più forti vendite, invece, si manifestano su Johnson & Johnson, che prosegue le contrattazioni a -0,73%. Tentenna Nike, che cede lo 0,67%. Sostanzialmente debole Goldman Sachs, che registra una flessione dello 0,61%.

Tra i best performers del Nasdaq 100, Ross Stores (+5,93%), Datadog (+3,26%), Applied Materials (+2,75%) e Sirius XM Radio (+1,89%).

Le più forti vendite, invece, si manifestano su JD.com, che prosegue le contrattazioni a -5,21%. Vendite a piene mani su PDD Holdings, che soffre un decremento del 3,90%. Scivola Moderna, con un netto svantaggio del 3,45%. In rosso Globalfoundries, che evidenzia un deciso ribasso del 2,10%.
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