(Teleborsa) -
Seduta prudente per le principali borse del Vecchio Continente. L'incertezza si ha anche sulla piazza di Milano che si posiziona sulla linea di parità. Gli investitori sono focalizzati sulle riunioni delle
banche centrali e sui
dati inflazionistici statunitensi, dopo che la Banca centrale cinese
ha inaspettatamente tagliato il tasso ufficiale di riferimento
Sul
fronte macroeconomico, non sono arrivate grandi sorprese in mattinata. I prezzi al consumo nazionali spagnoli
sono cresciuti del 3,2% nei 12 mesi fino a maggio, mentre
quelli tedeschi del 6,1%. Diminuisce il tasso di disoccupazione nel Regno Unito, che
si attesta al 3,8% ad aprile.
È migliorato inaspettatamente il morale degli investitori tedeschi a giugno.
Lieve aumento per l'
Euro / Dollaro USA, che mostra un rialzo dello 0,35%. L'
Oro prosegue gli scambi con guadagno frazionale dello 0,39%. Giornata di forti guadagni per il
petrolio (Light Sweet Crude Oil), in rialzo dell'1,89%.
Invariato lo
spread, che si posiziona a +159 punti base, con il
rendimento del BTP decennale che si attesta al 3,97%.
Tra i listini europei andamento cauto per
Francoforte, che mostra una performance pari a +0,12%, poco mosso
Londra, che mostra un -0,06%, e sostanzialmente invariato
Parigi, che riporta un moderato +0,01%.
Sosta sulla parità la
Borsa di Milano, con il
FTSE MIB che si attesta a 27.383 punti; sulla stessa linea, incolore il
FTSE Italia All-Share, che continua la seduta a 29.538 punti, sui livelli della vigilia. Poco sopra la parità il
FTSE Italia Mid Cap (+0,31%); sulla parità il
FTSE Italia Star (+0,09%).
Tra i
best performers di Milano, in evidenza
Recordati (+2,84%),
Prysmian (+2,06%),
Tenaris (+1,61%) e
Interpump (+1,38%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Enel, che prosegue le contrattazioni a -1,21% (dopo una
serie di nomine da parte del nuovo CEO Flavio Cattaneo).
Tentenna
BPER, che cede l'1,21%. Sostanzialmente debole
Banco BPM, che registra una flessione dell'1,20%.
Si muove sotto la parità
Hera, evidenziando un decremento dell'1,04% (dopo
l'uscita del CEO Gianni Vittorio Armani per andare a ricoprire il ruolo di Head of Enel Grids).
Al Top tra le azioni italiane a
media capitalizzazione,
MFE A (+9,79%, ancora in rialzo dopo
la morte del fondatore Silvio Berlusconi),
MFE B (+7,17%),
De' Longhi (+4,40%) e
Rai Way (+3,14%).
I più forti ribassi, invece, si verificano su
Zignago Vetro, che continua la seduta con -3,38% (soffrendo
il downgrade di Berenberg a Hold).
Spicca la prestazione negativa di
Carel Industries, che scende dell'1,97%.
Salcef Group scende dell'1,90%. Calo deciso per
Antares Vision, che segna un -1,71%.