(Teleborsa) -
Con 206 voti a favore, 124 contrari e 5 astensioni la Camera ha approvato la fiducia posta dal governo sul decreto legge con misure urgenti per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. Domani è previsto il v
oto finale sul provvedimento.
L'Aula della Camera, dopo l'ok, ha iniziato la fase dell'esame degli ordini del giorno, in tutto 59. Il Governo, attraverso il sottosegretario Tullio Ferrante, sta esprimendo il parere a questi documenti di indirizzo,
molti dei quali riguardano il coinvolgimento degli Enti locali il cui territorio verrà coinvolto dalla realizzazione del Ponte. Nelle scorse ore, Salvini era tornato a ribadire la necessità di realizzare l'opera. "Sarà doveroso farlo perché gli ingegneri italiani sono i migliori al mondo. A Dio piacendo, entro l’anno prossimo si parte con i lavori“. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti,
Matteo Salvini, parlando con i giornalisti a Firenze, in occasione dell’avvio dei lavori del passante e stazione Av.
Intanto, però, monta la polemica sui costi. "La fiducia a Montecitorio sul cosiddetto Decreto Ponte non risolve i nodi di un'opera dai fortissimi impatti ambientali ed economici: mancano all'appello il Piano Economico Finanziario per dimostrare la redditività e l'utilità del ponte sullo Stretto di Messina oltre che la valutazione di
impatto ambientale per attestare la sostenibilità dell'intervento". "Oggi il Governo in carica accetta, a scatola chiusa e senza fare alcuna seria verifica della sostenibilità economico-finanziaria dell'opera, un costo prudenziale del ponte stimato in
14,6 miliardi di euro (fonte Def) il 367% in più di quanto previsto a suo tempo nell'offerta economica (3,9 miliardi di euro) presentata dal GC Eurolink in occasione della gara nel
2003", sottolinea il WWF.