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Banca Sistema, CdA approva bilancio 2024

Banche, Finanza
Banca Sistema, CdA approva bilancio 2024
(Teleborsa) - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Sistema, in data odierna, ha approvato il progetto di bilancio d’esercizio della Banca e il progetto di bilancio consolidato del Gruppo Banca Sistema al 31 dicembre 2024, confermando i risultati già approvati dal Consiglio stesso e resi noti lo scorso 7 febbraio scorso.

La Capogruppo ha chiuso l’esercizio 2024 con un utile netto di euro 22,0 milioni. A livello consolidato, l’esercizio si è chiuso con un utile di pertinenza della Capogruppo pari a euro 25,2 milioni.

Il Consiglio di Amministrazione, per tenere conto di quanto richiesto dalla Banca d’Italia all’esito dell’accertamento ispettivo notificato il 20 dicembre scorso, ha inoltre deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti, che si riunirà il 30 aprile 2025, di destinare l’utile di esercizio 2024 di Banca Sistema S.p.A., pari a euro 22.018.986,80, interamente a riserva per utili portati a nuovo.

Il Consiglio di Amministrazione ha anche approvato il nuovo Progetto di governo societario, facente parte delle iniziative adottate dalla Banca, su richiesta dell’Autorità di Vigilanza, in relazione agli esiti del richiamato accertamento ispettivo. Il nuovo Progetto di governo societario, che prevede l’integrazione degli organi di governo societario attraverso la costituzione di un Comitato Esecutivo, sarà sottoposto all’approvazione da parte dell’Assemblea degli Azionisti del 30 aprile 2025. La stessa Assemblea sarà pure chiamata a deliberare per dare corso all’accelerazione del ricambio di una parte dei componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, secondo quanto richiesto da Banca d’Italia in relazione alle iniziative in materia di governance da assumere a esito del citato accertamento ispettivo. L’ordine del giorno dell’Assemblea prevedrà anche la delibera sull’adeguamento del compenso riconosciuto al Consiglio di Amministrazione per tenere conto della costituzione del Comitato Esecutivo.

Sempre in data odierna, il Consiglio di Amministrazione ha approvato, sulla base di dati previsionali al 31 marzo 2025, la riclassificazione a default di alcuni crediti al fine di tenere conto dei rilievi, contenuti nel rapporto ispettivo consegnato il 20 dicembre 2024, con riguardo a regole e prassi adottate dalla Banca ritenuti dall’Autorità di Vigilanza non conformi con gli orientamenti EBA sull’applicazione della
Definizione di Default. Il 95% circa del portafoglio crediti scaduto della Banca riguarda esposizioni nei confronti della Pubblica Amministrazione con una limitata esposizione al rischio di credito. Pertanto, detta riclassificazione non modifica il profilo di rischio della Banca.

Per effetto della predetta riclassificazione emerge un ammontare complessivo stimato di crediti scaduti pari a euro 337 milioni (di cui crediti scaduti factoring pro soluto pari a 294 milioni).

La stima dei ratio patrimoniali consolidati al 31 marzo 2025, che tiene conto della suddetta riclassificazione e della non ammissibilità della garanzia in oro non fisico ai fini dell’attenuazione dei rischi di credito a seguito dell’applicazione della CRR III, è la seguente: 12,0% per il CET1 e 14,4% per T1 e TCR.

I valori sopra indicati, spiega la banca in una nota, evidenziano che la stima di tutti i coefficienti, già al 31 marzo 2025, si colloca al di sopra del requisito SREP, con la previsione di raggiungere, entro la fine dell'esercizio 2025, livelli di ratio patrimoniali in linea con quelli registrati prima della riclassificazione richiesta dall’Autorità di Vigilanza.

Il Consiglio di Amministrazione, facendo seguito alla specifica richiesta della Banca d’Italia, ha altresì approvato un capital plan aggiornato per il triennio 2025-2027, le cui risultanze evidenziano la sostanziale conferma dei target di utile e di capital ratios delineati nel piano industriale 2024-2026 approvato nel maggio 2024. Il capital plan tiene anche conto delle previste operazioni di cartolarizzazione sintetica (SRT) e tradizionali e delle recenti sentenze della Corte EDU e di ulteriori iniziative manageriali. Il capital plan sarà trasmesso alla Banca d’Italia, entro la fine del corrente mese di marzo, unitamente a una relazione descrittiva dei principali interventi richiesti dall’Autorità di Vigilanza per il superamento dei rilievi comunicati il 20 dicembre scorso, corredata delle valutazioni del Collegio Sindacale e delle funzioni di controllo.
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