(Teleborsa) - Si è tenuto oggi presso l’
istituto penitenziario minorile di Bari l’iniziativa pilota per la
prevenzione delle tossicodipendenze "
WeFree Dentro: prevenzione e legalità per costruire un futuro". La giornata si è aperta con un convegno sul tema delle devianze minorili e delle dipendenze in rapporto a legalità e prevenzione con il contributo di istituzioni pubbliche, soggetti privati profit e non profit, esponenti del mondo accademico e scientifico, seguito da un incontro e scambio di esperienze fra i giovani detenuti e gli educatori professionisti di San Patrignano, con la testimonianza di giovani che hanno già superato positivamente le dipendenze.
Nel suo intervento
Paolo Bonassi, Chief Social Impact Officer di Intesa Sanpaolo, ha commentato: "Wefree Dentro si inserisce nel filone dei progetti che Intesa Sanpaolo realizza e sostiene per il mondo del carcere e per la
prevenzione dalle dipendenze insieme alle più importanti realtà italiane del Terzo Settore. Grazie alla collaborazione con la
Fondazione San Patrignano l’iniziativa offre un momento diverso ai giovani detenuti portandoli a concentrarsi sulle proprie potenzialità e sull’importanza delle scelte di ogni giorno. Dall’incontro di oggi potranno trarre spunti utili a migliorare la propria situazione e ad avere maggiore fiducia nel ‘dopo’".
Una giornata particolarmente interessante anche dal punto di vista educativo, come spiega
Antonio Boschini, responsabile terapeutico di San Patrignano: "L’obiettivo è sperimentare un nuovo approccio a supporto dei minori per offrire loro strumenti utili a riscoprire le proprie potenzialità, a superare le fragilità e a uscire dalle dipendenze, che sempre più fra i giovani e a volte nell’ambito degli istituti carcerari si esprimono a volte in dipendenze da psicofarmaci. "WeFree Dentro" si rivolge a una fra
le categorie più fragili del nostro Paese, per costruire percorsi di possibile uscita dall’emarginazione e dall’esclusione sociale".
Al 31 dicembre 2023 le persone detenute tossicodipendenti in Italia erano
26.268, il 29% del totale, a cui si aggiungevano 3.901 persone in carico all’Ufficio esecuzione penale esterna (Uepe) per misure alternative alla detenzione. Nel 2023, inoltre, si è registrato un
aumento del 10% di minorenni denunciati all’Autorità giudiziaria per reati penali droga-correlati.
Secondo l’ultima Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia 2024, sono
quattro su dieci i giovani tra i 15 e i 19 anni che, nel 2023, hanno fatto almeno una volta uso di sostanze stupefacenti. Si tratta di 960mila giovani tra i 15 e i 19 anni che hanno consumato sostanze psicoattive nel 2023, il 39% della popolazione studentesca, che riferisce di aver consumato una sostanza illegale almeno una volta nella vita, oltre 680mila (28%) nel corso dell’ultimo anno.