(Teleborsa) - Quotazioni in netto calo per il prezzo del greggio in un clima in cui permangono i timori di una recessione globale e di un conseguente calo della domanda di petrolio.
E, proprio in caso di recessione, i prezzi dell'oro nero potrebbero scendere ancora fino a raggiungere 65 dollari al barile. Lo sostengono gli analisti di
Citigroup contrariamente a quanto stimato di recente dai colleghi di
JP Morgan che vedono le quotazioni in rialzo.
L'indicazione arriva alla vigilia della diffusione delle scorte settimanali in USA. Intanto, il
Brent cede oltre punti percentuali a 106,94 dollari mentre il
WTI perde il 5,76% a 103,15 dollari.Sui mercati i timori di un rallentamento della crescita mettono in secondo piano l’ottimismo per la possibile riduzione nei prossimi giorni di alcuni dazi USA sulle importazioni cinesi per contrastare il carovita.
La crescita dell'inflazione sembra ancora lontana dal picco e lascia poco spazio di manovra alla
Federal Reserve per allentare il proprio ciclo di rialzi dei tassi di interesse. A tal proposito l'attenzione degli addetti ai lavori è rivolta ora alla diffusione dei
verbali dell’ultima riunione della Fed, in calendario domani, durante la quale il costo del denaro è stato aumentato di 75 punti base: il mercato stima un'altra stretta di uguale dimensione questo mese e vede i tassi al 3,25-3,5% entro la fine dell’anno.