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Balneari e ambulanti, Governo verso norma di riordino

Economia
Balneari e ambulanti, Governo verso norma di riordino
(Teleborsa) -
"L'appello del presidente Mattarella non rimarrà inascoltato": lo ha assicurato ieri la premier Meloni nel corso della conferenza stampa di inizio anno, con chiaro riferimento alle osservazioni di qualche giorno fa dal capo dello Stato nel promulgare la legge sulla concorrenza: nel mirino del Colle le concessioni per gli ambulanti, su cui Mattarella ravvisa analogie con la vicenda dei balneari (già oggetto lo scorso anno delle osservazioni del Quirinale) e chiede al governo di intervenire.



Dopo i rilievi del presidente della Repubblica, il ddl concorrenza finisce anche sotto la lente della Commissione Ue. E nonostante i malumori che serpeggiano nella maggioranza, la presidente del consiglio sembra aver deciso di rimettere i dossier sul tavolo annunciando nuovi interventi normativi.

La Commissione europea, infatti, ha fatto sapere che "analizzerà attentamente" il disegno di legge sulla concorrenza sia sugli ambulanti che sulle concessioni balneari e su questi due temi "porterà avanti il dialogo bilaterale con le autorità italiane".

La risposta del governo non si farà attendere. L'appuntamento, secondo quanto si apprende da fonti di governo, dovrebbe essere calendarizzato già per la prossima settimana. Inevitabile che l'incontro affronti anche il nodo dei balneari, che si fa sempre più stretto tra il rischio di una maxi-multa per lo scattare della procedura di infrazione Ue e la situazione di far west legislativo che potrebbe prendere corpo, con alcuni comuni hanno già bandito le gare. Sul tema Meloni rivendica le scelte del governo ("ha iniziato un lavoro mai fatto prima con la mappatura, per verificare il principio della scarsità del bene, richiesto per applicare la Bolkenstein"), ma assicura che qualcosa si farà.

"Ora l'obiettivo - dice - è una norma di riordino che consenta di intervenire sulla attuale giungla, in un confronto con la Commissione europea e con gli operatori, per evitare l'infrazione e per dare certezza della norma". Prima però bisogno superare lo "scoglio" Matteo Salvini: il vicepremier e leader della Lega è apertamente schierato a difesa dei balneari, posizione che rischia di complicare la delicata trattativa in Europa affidata al ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto.
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