(Teleborsa) - Si accentua la flessione del
mercato dei veicoli trainati che a maggio perde il 17,0% delle
immatricolazioni, chiudendo a 1.478 unità contro le 1.780 dello stesso mese 2022. L’ultimo dato porta i primi cinque mesi del 2023 ad un calo del 3,6% rispetto allo scorso anno: da gennaio si sono infatti immatricolati 6.963
rimorchi e
semirimorchi, registrando una perdita di oltre 260 veicoli sul 2022.
“Nostro malgrado dobbiamo constatare che il trend negativo iniziato ad aprile di quest’anno non sta accennando ad arrestarsi. Al tempo stesso il forte calo dei volumi di mercato nel nostro comparto mostra difficoltà inequivocabili e, se non assisteremo a una decisa inversione di rotta, le forti preoccupazioni getteranno un’ombra molto pesante sui restanti mesi dell’anno”, commenta
Michele Mastagni, Coordinatore del Gruppo Rimorchi, Semirimorchi e Allestimenti di UNRAE.
“Accogliamo con favore l’apertura dei termini di
prenotazione delle
domande per gli
incentivi stanziati dal MIT per l’anno in corso, sebbene le risorse pari a 7,5 milioni di euro dedicate ai veicoli trainati siano molto ridotte rispetto a quelle concesse in altri Paesi europei e non risultino sufficienti a fornire un efficace impulso al rinnovo del
parco circolante italiano, che ricordiamo essere uno dei più vetusti in Europa con 17 anni di età media” , continua il Referente del Gruppo di UNRAE.
“Per questi motivi, auspichiamo che possa essere istituito un fondo strutturale ad hoc che sostenga le imprese di autotrasporto nell’adozione di veicoli trainati di
ultima generazione in termini di
tecnologia e
sicurezza stradale. Non da ultimo occorre risolvere quanto prima il vulnus normativo che al momento non consente l’utilizzo di complessi veicolari di lunghezza massima di 18 metri”, conclude Mastagni.