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Nuove prospettive per il fotovoltaico in musica: l’esempio con Freemotion di Nathalie

Cultura, Economia
Nuove prospettive per il fotovoltaico in musica: l’esempio con Freemotion di Nathalie
(Teleborsa) - Nuove prospettive e nuovi mercati si aprono con il fotovoltaico anche nella musica. A dimostrarlo è Nathalie - vincitrice di X Factor 4 che, ormai tre anni fa, ha deciso di trasformare il suo camper in studio musicale viaggiante alimentato con fotovoltaico e, il 10 gennaio 2024, ha rilasciato il primo album italiano realizzato con pannelli fotovoltaici con sessioni di registrazioni all’aperto e alimentate dal sole.

L’album si chiama Freemotion e la sua genesi è stata un’ esperienza non semplice, ma rivelatoria per nuovi possibili sviluppi e utilizzi delle energie sostenibili anche in ambito artistico.

Ma come funziona l’incisione di un album fuori da uno studio di registrazione classico? “E’ molto più difficile”, ci anticipa la cantante vincitrice di X Factor 4: tempi dilatati, lunghe attese e interferenze di ogni tipo. Ma in cambio tanta libertà e consapevolezza di lavorare in armonia con la natura.

Le registrazioni in camper e all’aria aperta sono avvenute solo di giorno, cominciando abbastanza presto la mattina per approfittare delle ore di luce: nelle sessioni con i fonici e i musicisti ci si è attaccati fisicamente alla batteria servizi del camper, ricaricata con il fotovoltaico. Strumenti utilizzati, una scheda audio e un convertitore, 2-3 alimentatori switching che assorbono 12v-5a l'uno (2 o 3 a seconda del giorno), emulatori di preamplificatori microfonici e simulatori di amplificatori per chitarre e bassi, per evitare quelli veri che avrebbero assorbito molto di più.

“Poi ci fermavamo quando la batteria servizi scendeva verso i 12,4-12,5 volts e aspettavamo che si ricaricasse con il sole, spesso nella pausa pranzo. Poi riprendevamo nel pomeriggio fino a quando c’era luce solare. Quando il sole andava via chiudevamo la sessione di registrazioni per quel giorno”, ha spiegato Nathalie.

“Invece in solitaria il carico era inferiore perché ho utilizzato il mio computer portatile, la mia scheda audio Apogee Duet, alternando strumenti midi con l'utilizzo di microfoni collegati o strumenti cablati alla scheda audio (ad es. la mia chitarra acustica). Ho registrato quasi sempre di giorno (di notte ogni tanto ma solo con la tastiera midi o il microfono midi Dubler collegati via usb e che quindi consumano pochissimo, non più di un mouse collegato al pc), l'ho fatto ad es. per i brani "Limbo" e "Il Potere Sentire", registrati tra Farfa e le montagne abruzzesi. In notturna potevo fare session di massimo 2 ore e poi dovevo fermarmi. La mattina dopo una session notturna dovevo aspettare sempre un po' che il sole ricaricasse la batteria per ricominciare a registrare”

Lavorare secondo i ritmi dettati dalla natura, un vero unicum in questo periodo storico dominato dalla tecnologia che nasce proprio per forzarli: “E' indubbiamente una prova difficile - ammette Nathalie- ma anche entusiasmante. I fonici e musicisti che hanno collaborato al progetto all'inizio erano un po' disorientati ma anche curiosi e alla fine molto contenti. Per me è stata una prova incredibile, soprattutto per dimostrare a me stessa che è possibile registrare utilizzando l'energia solare”

Una buona pratica che parla all’intero mercato musicale per sensibilizzare produttori e artisti con un progetto concreto e riuscito.
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