(Teleborsa) - Risultati in linea con le attese, ma senza sorprese positive, e soprattutto una guidance invariata. Così Leonardo ha lasciato l'amaro in bocca a chi si attendeva, in particolare, un aggiornamento al rialzo dell'outlook alla luce, per esempio, del maxi contratto in Polonia annunciato a inizio mese, del valore lordo di 8,25 miliardi di zloty (1,76 miliardi di euro).
Il titolo
Leonardo ha chiuso la seduta odierna in forte ribasso con un -7,64%, dopo aver avviato gli scambi stamane con un primo prezzo a 9,7 Euro, sopra il livello inferiore di ieri, per poi perdere forza nell'arco della riunione, con gli analisti che hanno accolto tiepidamente i risultati trimestrali annunciati ieri a mercati chiusi. Il gruppo ha chiuso il primo semestre 2022 con un risultato netto in crescita del 50,8% a 267 milioni di euro con ricavi in aumento del 3,6% a 6,6 miliardi e ordini per 7,3 miliardi (+9,4%).
L'
amministratore delegato Alessandro Profumo ha confermato le guidance 2022 parlando di "risultati solidi, con il miglioramento di tutti gli indicatori". Eppure il titolo è caduto sui minimi di giornata: gli analisti si aspettavano di più.
Lo scenario tecnico visto ad una settimana del titolo rispetto all'indice, evidenzia un rallentamento del trend della
Holding italiana nei settori dell'aeronautica rispetto al
FTSE MIB, e ciò rende il titolo potenziale obiettivo di vendita da parte degli investitori.
Nuove evidenze tecniche classificano un peggioramento della situazione per
Leonardo, con potenziali discese fino all'area di supporto più immediata vista a quota 8,884. Improvvisi rafforzamenti scardinerebbero invece lo scenario suesposto con un innesco rialzista e target sulla resistenza più immediata individuata a 9,64. Le attese per la sessione successiva sono per una continuazione del ribasso fino all'importante supporto posizionato a quota 8,632.
Il trend del
contractor italiano nel settore Difesa appare piuttosto stabile nell'ultimo periodo, con un livello di volatilità giornaliera decisamente contenuto a 2,183. I volumi giornalieri pari a 13.548.440, risultano superiori alla media mobile dei volumi ad un mese fissata a 3.030.158, situazione che invoglia ad un'operatività di medio periodo per l'interesse mostrato da parte degli investitori.