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Verbali BCE: focus su opzionalità, non escluso rialzo a settembre

Finanza
Verbali BCE: focus su opzionalità, non escluso rialzo a settembre
(Teleborsa) - Tutti i membri del consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE) hanno sostenuto l'aumento dei tassi di 25 punti base proposto dal capo economista Philip Lane, mentre "inizialmente è stata espressa anche una preferenza per non aumentare i tassi di interesse di riferimento della BCE in considerazione dei rischi di una trasmissione più forte del previsto". È quanto si legge nei verbali del meeting del 26-27 luglio dell'istituzione di Francoforte, quando il costo del denaro è stato aumentato di ulteriori 25 punti base.

I banchieri centrali hanno "posto l'accento sul merito di attenersi a un approccio riunione per riunione dipendente dai dati in un contesto incerto, poiché i partecipanti al mercato presteranno particolare attenzione alle indicazioni del Consiglio direttivo per il futuro andamento dei tassi di interesse". In particolare - si legge nelle minute - è prevalso "un ampio consenso sul fatto che, prima della riunione di settembre, il Consiglio direttivo non dovesse né accennare a ulteriori aumenti dei tassi né segnalare che avrebbe sospeso l'aumento dei tassi o che aveva raggiunto il picco".

Da un lato, è stato sostenuto che i tassi di interesse avrebbero dovuto coprire un terreno più ampio per riportare l’inflazione al livello target, in particolare se l'inflazione non fosse scesa così rapidamente come previsto. "Un ulteriore rialzo dei tassi a settembre sarebbe necessario se non vi fossero prove convincenti che l'effetto dell'inasprimento cumulativo fosse sufficientemente forte da ridurre l'inflazione sottostante in modo coerente con un tempestivo ritorno dell'inflazione complessiva al target del 2%", viene sottolineato.

D'altro canto, è stato sostenuto che fosse "abbastanza probabile" che le proiezioni degli esperti della BCE di settembre avrebbero "rivisto il percorso dell'inflazione in misura sufficiente verso il basso, verso il 2%, senza la necessità di un altro rialzo dei tassi di interesse a settembre".

Per quanto riguarda la comunicazione, i membri del consiglio direttivo hanno ritenuto che la funzione di reazione della BCE sembrasse essere stata "ben compresa dagli operatori di mercato".

Inoltre, c'è stato "un ampio consenso" sul fatto che il consiglio direttivo avrebbe assicurato che i tassi di interesse chiave della BCE sarebbero stati "fissati a livelli sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario" per ottenere un tempestivo ritorno dell'inflazione al suo obiettivo di medio termine del 2%. Si è ritenuto che il termine "set" fosse coerente con il mantenimento dell'opzionalità, che tuttavia non includeva la possibilità di un taglio dei tassi alla riunione di settembre.
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