(Teleborsa) - La compagnia low-cost irlandese
Ryanair ha inviato una lettera all'Antitrust, chiedendo di spiegare
"perché si è lasciata ingannare" dalle OTA Pirata come eDreams e
"perché ha ignorato la recente
sentenza della Corte d'Appello di Milano" con cui si afferma che "la politica di vendita diretta di Ryanair è 'ragionevole', ha portato a costi e tariffe più basse ed indubbi vantaggi per i consumatori".
L'AGCM, infatti, ha avviato un
procedimento cautelare nei confronti di Ryanair per la restrizione alla vendita di voli da parte delle agenzie, contro il quale la compagnia low-cost ha presentato ricorso al TAR del Lazio.
Ryanair ha firmato accordi di "Approved OTA" con Loveholidays, Kiwi, TUI, On the Beach, eSky e El Corte Inglés che "garantiscono prezzi trasparenti per i consumatori",
per contrastare il diverso modello delle OTA pirata attualmente utilizzato da eDreams, Opodo e Booking.com, che "prevede la pirateria digitale illegale (screenscraping) dal sito Ryanair.com ed il rincaro sui prezzi delle compagnie aeree con aumenti nascosti o 'tasse' inventate che danneggiano gravemente i consumatori italiani".
In questo modo la compagnia "continua la sua campagna per la tutela dei consumatori" e chiede nuovamente all'AGCM di "mettere fuori legge le OTA pirata" che danneggiano i passeggeri.
"Il caso dell'AGCM dimostra che sono stati ingannati da affermazioni chiaramente false da parte delle OTA Pirata, come eDreams - afferma
Michael O’Leary, Ad di Ryanair - in particolare quando queste stesse affermazioni sono state respinte dalla sentenza della Corte d'Appello di Milano del gennaio 2024 che ha ritenuto la politica di vendita diretta Ryanair a favore dei consumatori".
“Nel caso in cui il giudizio Antitrust non fosse in nostro favore,
presenteremo un ricorso al TAR Lazio, che ci aspettiamo di vincere”