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UniCredit, nessun impatto su politiche distributive da possibile aumento P2R

Banche, Finanza
UniCredit, nessun impatto su politiche distributive da possibile aumento P2R
(Teleborsa) - UniCredit ha comunicato che il requisito patrimoniale Pillar 2 Capital Requirement (P2R) "potrebbe aumentare in misura minima" rispetto all'attuale livello di 175 punti base. La precisazione è arrivata dopo comunicazioni preliminari della BCE e a seguito delle indiscrezioni di stampa in merito al Supervisory Review and Evaluation Process (SREP) del 2022 e al P2R.

Bloomberg ha infatti scritto, citando persone che hanno familiarità con la questione, che UniCredit sta affrontando la prospettiva di requisiti patrimoniali più elevati il prossimo anno, con la BCE che cerca di garantire la resilienza della banca contro i rischi della guerra della Russia in Ucraina e della recessione economica.

La banca guidata dal Andrea Orcel ha anche evidenziato che il buffer Maximum Distributable Amount ("MDA") al 30 settembre 2022 era molto ampio e pari a 635 punti base. "Non vi è quindi alcun impatto sulle politiche distributive di UniCredit per il 2022 e per il futuro, sul funding plan né sul target di capitale, che rimangono come da guidance", si legge nella nota.

UniCredit fornirà al mercato un ulteriore aggiornamento dopo aver ricevuto la lettera formale dello SREP con il risultato finale.

Al 30 settembre 2022, i coefficienti di capitale di UniCredit su base consolidata erano i seguenti: 15,41 per cento CET 1 ratio, fully loaded; 16,04 per cento CET 1 ratio, transitional; 17,94 per cento Tier 1 ratio, transitional; 20,76 per cento Total Capital ratio, transitional.
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