(Teleborsa) - Alcuni membri della Fed temono che la banca centrale possa alzare i tassi di interesse più del necessario nel tentativo di domare l'inflazione che galoppa. E' quanto si legge nei verbali della riunione del
26 e luglio, quando la Fed ha alzato il costo del denaro dello
0,75%.
Alla luce del contesto economico in costante cambiamento, diversi partecipanti ritengono che ci sia il rischio di una stretta
maggiore del necessario per ripristinare la stabilità dei prezzi", si legge nelle minute nelle quali si osserva che a
"un certo punto sarà appropriato rallentare la velocità dei rialzi".Nel valutare l'orientamento appropriato della politica monetaria la Fed "sarebbe pronta ad aggiustare l'orientamento della politica monetaria se dovessero emergere rischi che potrebbero ostacolare il raggiungimento degli obiettivi". Viene ribadito che la Fomc è fortemente impegnata a riportare l'inflazione al
suo obiettivo del 2%.
"Le valutazioni del Comitato terranno conto di un'ampia gamma di informazioni, tra cui i dati sulla salute pubblica, le condizioni del
mercato del lavoro, le pressioni e le
aspettative di inflazione e le condizioni del mercato del lavoro, le pressioni e le aspettative inflazionistiche e gli sviluppi finanziari e internazionali" si legge.
Quanto alla guerra della Russia contro l'Ucraina
"sta causando enormi difficoltà umane ed economiche. La guerra e gli eventi correlati stanno creando ulteriori pressioni al rialzo sull'inflazione e pesano sull'attività economica globale".
Intanto,
Wall Street riduce le perdite. Il Dow Jones cede lo 0,1%, l'S&P 500 lo 0,15% e il Nasdaq lo 0,5%.