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Dibattiti

Sanzioni, oro, Cina, politiche monetarie


C'è, della vicenda delle regole sui rapporti internazionali che cambiano, una ricaduta sulla Cina e su quello che sta facendo la sua banca centrale, che negli ultimi tempi ha accelerato i suoi acquisti d'oro nonostante il forte rialzo di prezzo. Come sempre quando si parla di oro e come sempre quando si parla di Cina, il dibattito è animato e le posizioni radicalmente diverse.

Alcuni, la maggioranza, sostengono che la Cina e i cittadini cinesi stanno comprando oro perché è imminente una svalutazione massiccia del renminbi. Questa, a sua volta, sarebbe dovuta alle difficoltà strutturali dell'economia cinese e alla perdita di competitività nei confronti di Giappone e Corea del Sud, che hanno lasciato scendere lo yen e il won rispetto al dollaro.

La questione ci riguarda molto da vicino, perché se la Cina svalutasse e ci volessero, per esempio, 9 renminbi per comprare un dollaro invece dei 7.25 di oggi, la Cina regalerebbe al resto del mondo disinflazione e quindi tassi più bassi e borse più alte. La Cina farebbe infatti più fatica a comprare petrolio (il cui prezzo scenderebbe) e noi ne faremmo di meno a comprare i prodotti cinesi, che costerebbero ancora meno.

No, replica Louis-Vincent Gave, il rischio non è che ci svegliamo un giorno con il renminbi a 9, ma a 5. La Cina compra oro perché i suoi dollari tenuti all'estero sono diventati confiscabili (vedi Russia), ma soprattutto perché vuole costruire una valuta forte, un nuovo marco, che costituisca l'alternativa alla valuta dei debiti, il dollaro. La Cina, dice Gave, è pronta a introiettare deflazione con una valuta forte e non vuole farci nessun regalo. Al contrario, quando il renminbi sarà ancora più forte, la Cina venderà i suoi Treasuries, farà salire alle stelle i tassi di America ed Europa e ne provocherà la crisi.

Sono due ipotesi, il renminbi a 9 e il renminbi a 5, molto suggestive, ma non è detto che descrivano quello che effettivamente accadrà. La dirigenza cinese ha tempi lunghi su Taiwan e li ha anche sul renminbi. Ha un programma ambizioso, ma è estremamente cauta nel perseguirlo. Intende mostrare per ora più stabilità che forza. Né ha d'altra parte problemi così seri da dovere ripiegare su una svalutazione quando la bilancia commerciale è in surplus e l'economia cresce il triplo di quella americana (5 contro l'1.6 americano di oggi). Dovendo scommettere, punteremmo dunque su un renminbi stabile nell'orizzonte prevedibile.
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