La guida pratica per le famiglieDurante questi giorni la televisione è nostra nemica, sta infatti bombardando i nostri figli con pubblicità che mirano all’acquisto di materiali scolastici legati a personaggi dei cartoni animati. Nulla di più sbagliato,
non seguite le mode. Materiali della medesima qualità e lavorazione che però non sono presi in considerazione dal mercato pubblicitario, potrebbero
farvi risparmiare il 40% sul corredo scolastico.
Altro trucco è prendere in considerazione i
supermercati anziché la cartolibreria, il risparmio può arrivare
fino al 30%.
Fate una
lista di ciò che vi serve e tentate di rispettarla, questo perché attualmente nei supermercati sono disponibili prodotti scolastici venduti sotto costo. Fanno leva sul fatto che, presi dai vostri mille acquisti, vi farete convincere dal prezzo stracciato, non abboccate,
rispettate rigorosamente ed esclusivamente la vostra lista.
Altro consiglio è quello di
rinviare gli acquisti. Cosa significa? Semplice, abbiamo l’abitudine di acquistare subito in un’unica volta tutto ciò che ci servirà durante l’anno, scorte di quaderni, penne,
possono essere acquistati in un differente periodo dell’anno nel quale essendo la domanda inferiore, il prezzo potrebbe di conseguenza essere inferiore.
Altra cosa importante è
aspettare i professori che durante i primi giorni di scuola potrebbero esprimere le proprie preferenze circa materiali più tecnici come compassi, squadre o dizionari che prediligono rispetto ad altri e che ritengono maggiormente idonei per il ragazzo rispetto ad altri. Quindi aspettare
per evitare di dover comprare due volte lo stesso strumento.
Infine,
offerte promozionali e
kit a prezzo fisso, ben vengano! Possono essere convenienti. Se non sono frutto di un accordo con le associazioni di consumatori, che fanno da garante, confrontate comunque i prezzi e controllate la qualita' del prodotto, specie per lo zaino.
Cosa prevede la legge:Per tornare invece alla domanda iniziale e cioè se tali
spese sui libri scolastici siano detraibili la risposta è purtroppo negativa, infatti le spese sostenute per i testi scolastici
non sono detraibili.
Il motivo è da ricercarsi nella normativa in vigore ed infatti il
Tiur (Testo Unico delle Imposte sui Redditi) all’art.
15,
comma 1 lettera “e” prevede la possibilità di detrarre nella misura del 19% le spese sostenute per la frequenza di corsi di istruzione secondaria, universitaria, di perfezionamento e/o specializzazione, tenuti presso istituti o università italiane o straniere, pubbliche o private.
Restano quindi fuori dalla detrazione le spese per gite scolastiche e quelle per i libri di testo secondo la
Risoluzione Agenzia delle Entrate 17.06.1980 n.8/803.Consiglio che consegue, vista la mancata detrazione delle spese sostenute per i testi scolastici, è tentare di risparmiare su tali testi attraverso l’
acquisto di libri usati nelle librerie che prevedono la vendita dei medesimi o siti internet a ciò preposti.
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