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Il sindacato ANIEF boccia La Buona Scuola di Renzi

Durante il seminario ANIEF di Roma, una delle tappe del tour italiano che oramai da diversi mesi viene portato avanti da Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir, abbiamo domandato quale fosse la posizione del sindacato circa "La Buona Scuola" di Matteo Renzi e cosa pensasse dello slittamento al 3 di marzo dell'approvazione dei decreti riguardanti la riforma stessa.

A tal proposito il presidente dichiara che "tale riforma può essere oggetto tranquillamente di moltissime criticità" prosegue professandosi "contrario all'assunzione di soli 150 mila precari e questo perché i precari da assumere sono molti di più, rimangono fuori altri 120 mila precari, docenti che sono presenti nelle graduatorie d'istituto e rimangono fuori anche tanti precari ATA per questa ragione abbiamo proclamato uno sciopero il 17 marzo chiamandolo proprio "Orgoglio Precario".

Marcello Pacifico pone in evidenza il tema dell'alternanza scuola-lavoro: "Se non si dovesse riuscire in una seria riforma dell'apprendistato, questa introduzione del lavoro senza però un obbligo formativo fino al diciottesimo anno di età in realtà risulterebbe solo uno sfrutteranno degli studenti e non si realizzerà quello che è avvenuto in paesi anche a noi vicini, come la Germania, dove l'alternanza scuola-lavoro è una cosa seria".

Il presidente attacca il governo sull'indennizzo ai precari: "non ci piace per niente questo indennizzo!!. Come sindacato che ha patrocinato migliaia di ricorsi presso i tribunali del lavoro e ha ottenuto anche la sentenza della Corte di Giustizia Europea per i precari, non è giusto che lo stato indennizzi soltanto coloro che dal 2009 sono stati chiamati come supplenti e non dal 2004 o addirittura dal '99, visto che in Europa è decennale la prescrizione e visto che la direttiva comunitaria è del '99". Continua: "Questo indennizzo è un quinto inferiore rispetto a quello che oggi i tribunali del lavoro riconoscono. Va inoltre risolto il mistero sugli organici. Il Ministero è confuso, secondo quanto dichiara vi sarebbero solo 5000 persone da indennizzare, a noi risulta che siano più di 200 mila i colleghi che hanno lavorato su posti vacanti".

Ed in fine circa la mobilità in conseguenza del successo della sentenza della corte europea il presidente dichiara: "il contratto sulla mobilità appena firmato dagli altri sindacati è nullo". Prosegue: "Se ANIEF diventerà rappresentativa alle prossime elezioni RSU chiederà come prima cosa la modifica delle regole del contratto di mobilità. Chiederemo una nuova regolamentazione necessaria per garantire, tra l'altro, un diritto: quello alla mobilità che è sancito dalla costituzione e difeso dall'Europa, la mobilità dei lavoratori tra gli Stati, la mobilità dei lavoratori tra le Regioni italiane".

A conclusione della sua posizione Pacifico ricorda: "L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro" ed aggiunge "ma bisogna garantire anche il diritto alla famiglia".
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