(Teleborsa) -
"Il rendiconto per cassa degli enti del terzo settore" è il titolo del
documento di ricerca pubblicato dal
Consiglio nazionale dei commercialisti, elaborato dalla Commissione di studio "ETS Enti del Terzo Settore" nell’ambito dell’attività dell’area dedicata a questa materia, alla quale sono delegati
Michele de Tavonatti e David Moro, rispettivamente Vicepresidente e Consigliere nazionale della categoria.
Il
Codice del Terzo settore prevede che "il bilancio degli enti del Terzo settore con ricavi, rendite, proventi o
entrate comunque denominate i
nferiori a 220mila euro può essere redatto nella forma del
rendiconto per cassa". A differenza del rendiconto gestionale, che rileva oneri e proventi della gestione economica di periodo, il rendiconto per cassa
evidenzia l’andamento dei flussi monetari dell’esercizio. La diversità sostanziale tra i due prospetti risiede nella circostanza che il sistema di rilevazione, nel primo caso, è basato sulla competenza economica, mentre nel secondo
rilevano le sole movimentazioni monetarie (entrate ed uscite). Il rendiconto per cassa, quindi, evidenzia tutti i movimenti monetari avvenuti nel corso dell’esercizio, identificando la modalità con cui le disponibilità liquide sono state generate o assorbite nel corso del periodo amministrativo.
Il documento di ricerca dei commercialisti analizza, in linea con gli schemi del decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del marzo 2020, le
specificità legate a questo tipo di rendicontazione, proponendo diverse esemplificazioni tratte anche dall’esperienza operativa di questi primi esercizi di applicazione delle norme. Dopo un’analisi dei riferimenti normativi e un focus sulla classificazione delle entrate e delle uscite, il lavoro si concentra sul
corretto inserimento del saldo iniziale delle consistenze liquide nella sezione “Cassa e Banca” e sulle
informazioni obbligatorie. Secondarietà e strumentalità delle attività diverse di cui all’articolo 6 del Codice del Terzo settore, rendicontazione delle raccolte fondi occasionali, informazioni facoltative, collocazione all’interno del Rendiconto per Cassa dei costi e proventi figurativi sono gli altri temi trattati. Il documento si conclude con un
esempio pratico di rendiconto.