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Gismondi 1754, ValueTrack abbassa il fair value

Finanza, Consensus
Gismondi 1754, ValueTrack abbassa il fair value
(Teleborsa) - ValueTrack ha abbassato a 5,50 euro per azione (dai precedenti 6,80 euro per azione) il fair value sul titolo Gismondi 1754, società genovese attiva nella produzione di gioielli di altissima gamma e quotata su Euronext Growth Milan, a causa della significativa revisione delle stime, solo parzialmente compensata da multipli dei peer più elevati (dopo la performance positiva degli ultimi 6 mesi).

Gli analisti scrivono che il P&L 2023 è risultato inferiore alle attese, influenzato da uno scenario macro e geopolitico difficile (visibile sull'intero segmento del lusso). Tuttavia, Gismondi 1754 è stata in grado di riportare ricavi operativi (14 milioni) in linea con il 2022 (che è stato fortemente spinto dal "revenge shopping" post-pandemia), ma una redditività inferiore (EBITDA a 1 milione contro 3 milioni) a causa dell'assenza di sconti su acquisti, diverso mix distributivo, aumento dei servizi e del costo del lavoro.

Il 2023 è stato comunque fondamentale in termini di sviluppo del business (acquisizione del marchio Vendorafa e dell'artigianato Hyperion Lab, oltre al nuovo accordo di franchising in Medio Oriente), ponendo le basi per prospettive di crescita future. I nuovi obiettivi strategici sono (i) lo sfruttamento delle opportunità di cross-selling dei marchi Gismondi 1744 e Vendorafa, (ii) l'integrazione e il potenziamento di Hyperion Lab (le sinergie saranno altamente visibili a partire dal 4Q24), (iii) l'ottimizzazione complessiva dei costi, (iv) ulteriore espansione internazionale (soprattutto negli USA con una filiale dedicata, ma anche Medio Oriente, Sud Pacifico, UK).

Escludendo il contributo di Hyperion Lab, ValueTrack prevede che il Gismondi 1754 crescerà mid-single digit nel 2024, data l'incertezza del settore nel primo semestre 2024. Gli analisti sono più ottimisti sul FY25-26, ipotizzando una buona ripresa del mercato, l'adozione di sinergie di cross-selling e il contributo di Gismondi USA. Nello scenario normalizzato, ritengono che la società ritornerà al margine EBITDA a due cifre già nel FY24. Nel FY26, prevedono che Gismondi raggiunga un VoP di 25 milioni (20% CAGR23-26), un margine EBITDA appena inferiore al 17% e un indebitamento netto di 5,2 milioni (rapporto indebitamento netto/EBITDA in calo da 6,2x del FY23 a 1,2x).
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