(Teleborsa) - Rallentano i
licenziamenti negli Stati Uniti nel mese di agosto, grazie al riavvio dell'attività post lockdown, ma il dato cumulato dell'anno conferma un'emorragia di posti di lavoro.
Secondo il rapporto Challenger, Gray & Christmas, le principali società statunitensi hanno rilevato un
taglio di circa 115.762 posti di lavoro in aumento del 116% rispetto ai 53.480 dello stesso periodo del 2019 ed in calo del 56% rispetto ai 262.649 di luglio.
Da inizio anno si sono registrati 1.963.458 licenziamenti (+231% rispetto al pari periodo del 2019), che rappresentano un
nuovo record storico dopo quello segnato nel 2001.