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Virus Cina, sale livello rischio in UE. Allertati medici di famiglia italiani

Situazione in continua evoluzione e cifre sono in costante aggiornamento

Economia
Virus Cina, sale livello rischio in UE. Allertati medici di famiglia italiani
(Teleborsa) - Continua ad aggravarsi il bilancio delle persone morte a causa del nuovo Coronavirus cinese. I media statali cinesi parlano di 17 vittime precisando che sono state registrate nella provincia di Hubei, dove si trova la città-focolaio di Wuhan. Le autorità locali sconsigliano ai visitatori di entrare nel territorio: "Non venite".

Nel frattempo, dopo i primi casi di diffusione del Coronavirus fuori dai confini cinesi, l'allarme è arrivato anche in Italia. Informazioni sulla situazione, descrizione dei sintomi e percorsi epidemiologici indicati dall'Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute vengono trasferiti ai medici di base dalla Federazione nazionale dei medici di famiglia, soprattutto quelli che operano nelle grandi città italiane dove si trovano gli aeroporti internazionali, si stanno attrezzando per affrontare l'eventualità che il virus varchi le frontiere.

Il rischio di importazione in Europa di casi del nuovo virus della polmonite, infatti, è passato da "basso" a "moderato". Lo riporta il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), che ha aggiornato con gli ultimi dati il primo parere del 17 gennaio. Oggi la Commissione europea e i rappresentanti degli Stati membri si sono riuniti in teleconferenza per discutere degli ultimi sviluppi, delle misure già prese a livello nazionale e di quelle eventualmente da prendere a livello europeo.

Più tardi, è attesa la pubblicazione del nuovo parere completo dell'Ecdc, dopo il primo del 17 gennaio. La situazione è in continua evoluzione e le cifre sono in costante aggiornamento.

Intanto la Farnesina ha invitato alla cautela i viaggiatori italiani con un messaggio sul sito Viaggiare Sicuri gestito dall'Unità di Crisi. Nell'aggiornamento sulla 'Patologia polmonare nell'Hubei' che porta la data di oggi, si richiamano le raccomandazioni delle autorità sanitarie locali e internazionali (l'Oms) sulla necessità di "evitare qualsiasi contatto con animali e con persone affette da patologie respiratorie nell'area interessata.
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