(Teleborsa) - Il
taglio del cuneo fiscale interesserà circa
16 milioni di lavoratori. Il
bonus Renzi salirà da 80 a
100 euro per chi guadagna fino a 28mila euro e la
platea viene
ampliata di 4 milioni di lavoratori. Il beneficio scenderà gradualmente a
80 euro per i
redditi fino a 35mila euro per poi
azzerarsi per quelli fino a
40mila.
E' la
proposta illustrata dal governo ai sindacati nel corso del confronto a Palazzo Chigi.
"E' un primo passo concreto" che va "nella giusta direzione", ha commentato il Ministro dell'Economia,
Roberto Gualtieri, auspicando un'approvazione rapida del decreto. Soddisfazione è stata espressa anche dal
Premier Giuseppe Conte che ha detto che si tratta di un primo tassello di una "riforma complessiva in particolare dell'Irpef" per un
sistema fiscale "più equo".
La riforma, ha detto Conte, "è
fondamentale per semplificare il nostro sistema tributario e
ridurre il carico fiscale sulle famiglie, i lavoratori e i pensionati.
Coinvolgeremo in questo piano di riforma fiscale
anche i pensionati". "L'obiettivo - ha spiegato il premier - è restituire sicurezza economica ai lavoratori e alle famiglie, rendendo
più equo il sistema tributario. Nella legge di bilancio abbiamo destinato
3 miliardi di euro per il 2020, che crescono fino a
5 miliardi di euro a partire dal 2021, allo scopo di ridurre il cuneo fiscale interamente a beneficio dei lavoratori. A dispetto di quanto una certa propaganda ha sostenuto, questa misura è la prova che la nostra manovra economica riduce davvero le tasse per famiglie e lavoratori".
Nel corso dell'incontro- ha riferito Gualtieri - "
c'è stata convergenza, abbiamo discusso delle modalità su come varare questo primo provvedimento importante a sostegno dei redditi da lavoro dipendente, con cui
aumentiamo lo stipendio netto in busta paga portando a 100 euro l'attuale beneficio degli 80 euro per coloro che lo percepiscono ed estendendo la platea ad altri 4 milioni di lavoratori". Secondo Gualtieri "è un
primo passo, non si esaurisce il compito di ridurre la pressione fiscale sul lavoro e di sostenere i redditi medio bassi. Un primo passo - ha aggiunto il Ministro -
di una più generale riforma fiscale che dobbiamo realizzare, discutere in un ampio confronto nel
prossimi mesi. Un primo segnale importante e concreto a sostegno del lavoro e a favore del Paese".
Il titolare di Via Venti Settembre ha parlato di
"consenso e ampia convergenza fra tutti i partiti della maggioranza". Ovviamente, ha riconosciuto, "tutti sappiamo che quest'intervento
non risolve tutti i problemi ma è un intervento importante. E' una
cifra limitata ma è importante portare la cifra a 100 euro e poi ci sono tanti lavoratori con redditi bassi che quel provvedimento non aveva potuto coprire e noi copriamo". Il Ministro ha quindi auspicato una
"preparazione del provvedimento che sia più rapida possibile".
Anche il Ministro del Lavoro
Nunzia Catalfo presente all'incontro ha espresso
soddisfazione e ha annunciato
altri interventi. "Oggi insieme ai sindacati - ha riferito - abbiamo avviato un percorso importante, disegnando i contorni di un intervento che porterà più soldi nella busta paga di 16 milioni di lavoratori". "
Misure in favore degli incapienti e contrasto alla stagnazione salariale - ha spiegato il Ministro - sono
priorità mie e di tutto il Governo. Proprio in questo senso, oltre al taglio del cuneo fiscale,
stiamo studiando interventi importanti come il
salario minimo dando efficacia erga omnes alla parte salariale dei CCNL comparativamente più rappresentativi
eliminando la concorrenza al ribasso fra i lavoratori, il
contrasto al part time involontario che colpisce soprattutto le donne, una
detassazione dei rinnovi contrattuali e, ultima ma non meno importante, una
riforma del sistema fiscale, soprattutto l'Irpef, da cui traggano reale beneficio anche i pensionati". Il 27, ha ricordato Catalfo, al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali continueremo il
confronto con i sindacati per realizzare una
riforma delle pensioni improntata su una maggiore equità e flessibilità".