(Teleborsa) -
Agenda natalizia fittissima per il Governo con la giornata di oggi, lunedì 23 dicembr
e, che si annuncia ricca di appuntamenti: alle 15.30 il
voto sulla manovra alla Camera, poi dovrebbe essere in programma un
Consiglio dei Ministri intorno alle ore 18 e a seguire un
vertice speciale a Palazzo Chigi per sciogliere tutti i dubbi sul
Decretone Milleproroghe, al centro del quale c'è il nodo delle
concessioni autostradali. Nelle scorse ore, infatti, il CdM ha dato il via libera al decreto
Milleproroghe con la formula "salvo intese" che tradotto politicamente vuol dire che non c'è niente di definitivo. E' ancora una
bozza. Viene infatti
contestata, in particolare da Italia Viva di Matteo Renzi, la norma che prevede la
gestione di Anas in caso di revoca, decadenza o risoluzione di concessioni di strade o autostrade fino alla gara per un nuovo gestore.
AISCAT: SCONCERTO E INCREDULITA' - Non si è fatta attendere la presa di posizione dell'associazione dei concessionari autostradali
Aiscat che ha espresso "
sconcerto e incredulità per l'articolo 33 del Dl Milleproroghe" sulla revoca delle concessioni. "Sembra inficiato da
forti dubbi di incostituzionalità", "genera una
gravissima lesione dello Stato di diritto, in quanto modifica per legge e in modo
unilaterale i contratti in essere tra lo Stato e i concessionari autostradali": provvedimento che "rischia di provocare conseguenze estremamente gravi nei confronti di diverse società concessionarie, in particolare di quelle quotate in Borsa".
Una preoccupazione condivisa anche da
Confindustria: "Se le informazioni circolate fossero confermate, si tratterebbe di un
intervento unilaterale di modifica dei contratti in essere, effettuato per giunta con legge
- si spiega in una nota -
L'effetto sarebbe negativo non solo sulla specifica situazione, ma più in generale sulla
credibilità del nostro Paese e sulla capacità delle sue Istituzioni di assicurare procedure corrette e
regole prevedibili a tutela della libertà d'impresa".
Autostrade per l’Italia: "Profili di incostituzionalità" - Nella serata di ieri è arrivata anche la nota ufficiale di ASPI: "Autostrade per l’Italia
- si legge nel comunicato diffuso domenica 22 dicembre - ha appreso da organi di informazione che il Consiglio dei Ministri nella seduta del 21 dicembre, in sede di adozione del decreto legge c.d. “Milleproroghe”, avrebbe approvato (con la formula salvo intese) delle disposizioni in materia di concessioni autostradali finalizzate, tra l’altro, a
modificare ex lege alcune clausole della vigente
Convenzione Unica di Autostrade per l’Italia (a suo tempo approvata con legge) in ordine alla revoca, decadenza o risoluzione meglio specificate nella bozza di Decreto legge".
"Il
CdA di Autostrade per l’Italia
- prosegue il comunicato
- ha preso in esame detto testo e, pur non potendo conoscere la versione definitiva delle disposizioni
, ha ritenuto come già sottolineato da Aiscat che lo stesso presenti rilevanti profili di incostituzionalità e contrarietà a norme europee. Per tale ragione la società
sta valutando ogni iniziativa volta a tutelare i diritti della stessa in termini di
legittimità costituzionale e comunitaria delle disposizioni normative in merito ai principi di affidamento, di libertà di stabilimento e di concorrenza, di proporzionalità e di ragionevolezza".