(Teleborsa) -
Generali archivia i primi nove mesi dell'anno con un
utile netto in crescita a 2,2 miliardi (+16,6%), riflettendo anche il risultato delle dismissioni. L'utile netto normalizzato, escludendo l'onere one-off di 188 milioni dell'operazione di liability management, si attesta a 1,8 miliardi (+6,2%).
Solida la posizione di capitale con un Preliminary Regulatory Solvency Ratio a 204%.
Il
risultato operativo sale a 3,9 miliardi (+9,1%), grazie al contributo di tutti i segmenti di business. Si conferma ad eccellenti livelli la marginalità tecnica Danni con combined ratio a 92,5% (-0,3 p.p.), la redditività della nuova produzione Vita (NBM) a 4,28% (-0,25 p.p.).
In crescita del 4,3% i
premi Danni, grazie allo sviluppo nei principali paesi di operatività. Nel
Vita, la raccolta netta ammonta a oltre 10 miliardi (+24,5%) e le riserve tecniche sono in crescita a 363,3 miliardi (+5,8%). I premi lordi complessivi sono pari a 51,4 miliardi, in aumento del 3,2% grazie allo sviluppo di entrambi i segmenti.
Generali "ha conseguito
ottimi risultati nei primi nove mesi dell'anno, grazie alla
crescita di tutte le linee di business" - ha dichiarato il Group
CFO, Cristiano Borean, commentando i risultati a fine settembre -. "Si confermano le performance tecniche, in particolare nel Danni con un eccellente combined ratio e un'ulteriore crescita dei premi e nel Vita grazie a una solida redditività della nuova produzione e a una raccolta netta in crescita - ha aggiunto -. In un contesto caratterizzato dal perdurare dei bassi tassi di interesse,
rimane solida la posizione di capitale del gruppo".