(Teleborsa) -
Detrazioni solo sulle spese con pagamenti rintracciabili (con bonifico o pagamenti elettronici) anche sulle spese sanitarie,
spending review su emolumenti e gettoni presenza per organi di amministrazione e controllo pubblici e una
microtassa su filtri e cartine per le sigarette "fai da te".
Sono alcune novità della
bozza della manovra allo studio della maggioranza che si è riunita a Palazzo Chigi nel pomeriggio per quello che, secondo il premier Giuseppe Conte, dovrebbe essere il
vertice conclusivo.
Tra le prime novità ci sarebbe dunque la
conferma delle detrazioni fiscali al 19% solo per le spese "certificate" con bonifici o pagamenti con bancomat o carte: a partire dal 2020 (quindi per le dichiarazioni 2021)
non si potranno più detrarre i pagamenti effettuati con i contanti anche per le spese mediche. Su questo punto però la discussione è ancora in corso, visto che si sta valutando di escludere quelle per le patologie gravi. Previsto anche un
limite di reddito a 120mila euro oltre il quale lo sconto fiscale si riduce, fino ad
azzerarsi oltre i 240mila euro: sono escluse le detrazioni per gli interessi passivi sui prestiti.
Tema microtasse, la manovra prevederebbe una
tassazione su cartine e filtri per le sigarette "fai da te": la nuova imposta sul consumo,
0,005 euro su ogni pezzo contenuto nelle confezioni, è a
carico di produttori o fornitori nazionali "all'atto della cessione" ai tabaccai. Previsto anche un
aumento di 5 euro al chilo dell'accisa minima sui tabacchi lavorati. Per le sole sigarette
sale di un punto l'onere fiscale minimo mentre
aumenta per tutti (dai sigari al tabacco trinciato) l'aliquota dell'accisa. Nessun intervento, invece, sulle sigarette elettroniche.
La manovra punterebbe anche a una
nuova spending review che, dal prossimo anno, taglierà
emolumenti e gettoni di presenza ai componenti degli organi di amministrazione e controllo pubblici, escluse le società. Confermato anche un
nuovo tetto per gli acquisti intermedi di beni e servizi che non potranno superare le spese medie sostenute nel triennio 2016-18 (esclusa la sanità).
Altri 1,7 miliardi di risparmi arriveranno dal doppio meccanismo di "freezing" per Quota 100: nella bozza della manovra, infatti, oltre al blocco di spese per 1 miliardo, si aggiunge l'accantonamento specifico, con un risparmio totale per il prossimo triennio di 1,7 miliardi (300 milioni nel 2020, 900 nel 2021, 500 nel 2022). In programma poi due monitoraggi l'anno, entro il 15 marzo ed entro il 15 settembre, per liberare i fondi accantonati una volta perseguiti i risparmi.
Rimanendo
in tema pensioni, è stata poi proposta la
proroga di un anno, fino a fine dicembre 2020, per l'Ape sociale:
allungata anche opzione donna anche alle lavoratrici che raggiungono i requisiti entro il 29 febbraio 2020.
Non è previsto al momento alcun intervento sull'indicizzazione delle pensioni per l'adeguamento pieno degli assegni fino a 4 volte il minimo (cioè le pensioni lorde tra i 1.522 e i 2.029 euro al mese).
Stretta fiscale invece sulle auto aziendali in "fringe benefit": lo sconto al 30% del valore (ai fini fiscali) di auto e ciclomotori concessi in uso promiscuo, attualmente in vigore per tutti i dipendenti, dal primo gennaio scatterà solo per i veicoli in uso ad "agenti e rappresentanti di commercio". Per gli altri dipendenti i mezzi in "fringe benefit" saranno calcolati per il loro valore pieno, stabilito, come si fa attualmente, su una percorrenza convenzionale di 15mila chilometri annui e in base ai costi chilometrici indicati nelle tabelle dell'Aci entro il 30 novembre.
Fronte tagli, la bozza prevede anche l
a cancellazione delle esenzioni e sconti fiscali sulle tasse dovute per i prodotti delle trivelle, contenute nella legge sulle royalties. Si cancellerebbe l'esenzione sui primi 25 milioni di Smc di gas e 20mila tonnellate di olio prodotti in terraferma, e i primi 80 milioni di Smc di gas e 50000 tonnellate di olio prodotti in mare. Via anche la riduzione dell'aliquota, introdotta per tenere conto dei vari oneri compresi "trattamento e trasporto", che i concessionari pagano allo Stato per i prodotti della coltivazione di idrocarburi
Infine, vengono
stanziati 40 milioni per il 2020 per le imprese agricole che devono far fronte ai danni della cimice asiatica:
confermato l'azzeramento all'Irpef agricola anche per il 2020, mentre
per il 2021 è già previsto uno sconto al 50%.