(Teleborsa) -
Nonostante la frenata dell'inflazione a maggio,
i prezzi degli alimenti continuano a salire vertiginosamente, a causa della scarsità indotta dalla siccità e di pratiche sleali lungo la filiera. Lo fa notare la
Coldiretti, associazione che raggruppa parte degli agricoltori italiani, in una lettura dei dati Istat pubblicati stamattina.
A spingere il carrello della spesa è
l'aumento del 9,7% dei prezzi al dettaglio della frutta e del 7,7% dei vegetali freschi rispetto allo stesso mese dello scorso anno, mentre nelle campagne è crisi per l'effetto congiunto di
speculazioni e condizioni climatiche avverse con quotazioni che in molti casi non coprono i costi di produzione delle aziende.
Secondo la Coldiretti "
pratiche commerciali sleali lungo la filiera stanno provocando situazioni di crisi diffuse per i coltivatori di frutta estiva", proprio mentre il
grande caldo sta costringendo gli agricoltori a ricorrere all'irrigazione di soccorso per salvare le produzioni.
Se l'Emilia Romagna ha richiesto addirittura al Governo lo
stato di emergenza la situazione è preoccupante dal Veneto al Piemonte, dalla Lombardia alla Liguria, dalla Toscana al Lazio, dall'Umbria alla Calabria, dalla Campania alla Puglia, dalla Basilicata fino in Sicilia e Sardegna. "Sono gli effetti - conclude la Coldiretti - di un primo semestre del 2017 in cui le
precipitazioni in Italia sono praticamente dimezzate provocando una situazione di
grave siccità dopo che l'inizio dell'anno e' stato segnato dal rincorrersi di nubifragi, grandine, siccità e gelate fuori stagione".