(Teleborsa) -
Il Porto di Baku, capitale dell’Azerbaijan, è più antico del Mar Caspio. Ed ora si sta rinnovando. Uno scalo marittimo che vanta un’esistenza che ha attraversato molti periodi storici, contribuendo in modo significativo al rafforzamento della regione anche nei secoli scorsi. Storicamente, questo Porto,
costruito nel 1902, ha svolto la funzione di collegamento tra Oriente e Occidente, affiancando l’antica e sempre viva Via della Seta, così come il corridoio di trasporto Nord-Sud che collega il Nord Europa, la Russia al Medio Oriente, all’Asia meridionale.
Ottenuta l'indipendenza negli anni '90 del secolo scorso dopo il "dissolvimento" dell'URSS (Unione Repubbliche Socialiste Sovietiche)
, l'Azerbaigian ha deciso di rivedere la posizione del Porto di Baku proponendo di trasferirlo a circa 70 km a sud della capitale, vicino alla piccola città di Alyat. Recentemente, il Presidente della Repubblica dell’Azerbaijan
, Ilham Aliyev, ha stabilito tra le priorità di Governo appunto il rilancio del Porto di Baku come progettualità strategica fondamentale per la diversificazione economica.
Dal marzo 2015, il porto di Baku, divenuto società per azioni, è oggetto quindi di nuove ristrutturazioni. Attualmente è in fase di allargamento. Il nuovo porto dovrà essere in grado di gestire 25 milioni di tonnellate di merci l'anno. Nel 2016 il volume del trasporto merci attraverso il Porto è aumentato del 47%.
La cifra si è fermata a quota 4,5 milioni di tonnellate, mentre la rete dei trasporti è stata pari all’87% circa del volume totale. Il Porto, inoltre, sarà caratterizzato da una zona di libero scambio. La prima parte dei lavori sarà completata entro la fine del 2017. Fino ad allora si ritiene che il Porto di Baku accrescerà la sua capacità di stoccaggio sino a qualcosa come 10-11 milioni di tonnellate di merci e 50.000 TEU.
La seconda parte dei lavori porterà i volumi di stoccaggio a 17 milioni di tonnellate di merci, mentre l’ultima fase dei lavori porterà questa capacità a 25 milioni di tonnellate di merci e ad 1 milione di container.La zona di
Alyat avrà un ruolo fondamentale nel trasporto internazionale e per la catena di approvvigionamento eurasiatica che si concentrerà in Azerbaijan. Un forte mercato e una solida rete logistica nazionale e regionale sono la base fondamentale del progetto che
prevede appunto una Free Trade Zone dai diversi aspetti, quali il deposito per gli autoveicoli e i camion e il centro logistico internazionale e nazionale in una superficie di 100 ettari.
Il porto in costruzione, è collegato alla principale ferrovia vicina che collega il Nord-Sud alle linee ferroviarie est-ovest dell'Azerbaijan, anche la Free Trade Zone avrà un accesso ferroviario. Al tempo stesso, sono state adottate misure per convertire l’Azerbaijan Caspian Shipping in un’autorevole compagnia di navigazione chiamata a garantire una linea di trasporti competitivi, che rispecchi tutti gli standard internazionali.
Il Porto Commerciale Navale Internazionale di Baku (Alyat) dovrebbe così diventare uno dei più importanti hub commerciali e logistici della regione eurasiatica. Situato tra Europa e Asia e nelle vicinanze di importanti mercati, quali Cina, Turchia e Russia,
il nuovo porto di Baku è pronto a diventare il maggior attore commerciale e logistico dell’Eurasia. Il sito avrà un basso impatto ambientale senza però rinunciare alla valorizzazione del territorio e alla conservazione dello stesso.
Alyat si trova in una posizione strategica:
crocevia naturale tra le principali ferrovie e autostrade della regione come, la ferrovia Baku-Tbilisi-Kars, un importante collegamento tra Europa e Asia che consente di ridurre del 70% i tempi di trasporto dalla Cina orientale all’Europa e del 60% quelli fra India ed Europa e la linea Baku-Alyat-Boyuk fondamentale per collegare il nuovo porto con il confine georgiano
. A livello regionale il
nuovo porto si pone a una distanza ottimale dai principali mercati euroasiatici:
circa 200 km dal mercato iraniano, 250 km circa da quello russo, 1000 km da quello turco. Il progetto promosso dal governo dell’Azerbaijan mira a far diventare il nuovo porto un hub logistico, importante, al centro del crocevia del Caucaso, capace di ampliare gli interscambi commerciali e le opportunità di investimento verso l’Europa e gli altri Paesi dell’area.