(Teleborsa) - "Quando l'ONU non riesce a portare avanti il suo dovere di agire collettivamente, ci sono momenti in cui gli Stati sono costretti ad agire per conto proprio". Lo ha detto l'
ambasciatrice americana Nikki Haley durante il Consiglio di Sicurezza sulla Siria, aggiungendo che se le Nazioni Unite non interverranno "noi potremmo" farlo.
La risoluzione proposta da USA, Francia e Regno Unito, sostenuta anche dall'Italia condanna il
raid nella provincia di Idlib attribuito ad Assad, che ha causato 74 vittime, tra cui almeno 20 bambini.
Secondo il documento, il Presidente siriano Bashar al Assad "deve cooperare pienamente" con il meccanismo di inchiesta e con ONU e Opac. "Deve fornire i dati dei voli militari del giorno dell'attacco, i nomi degli individui al comando di squadre ed elicotteri, e accesso alle basi aeree da cui si crede siano state lanciate le armi chimiche".
"Se le informazioni arrivate sull'attacco in Siria saranno confermate, si tratta del
peggiore attacco dal 2013", ha detto Kim Won-Soo, Alto Rappresentante ONU per il disarmo.
Ma il
ministero degli Esteri russo ha definito i resoconti sull'attacco chimico a Idlib, in Siria, come "fake". "Gli USA hanno presentato una risoluzione al consiglio di sicurezza dell'ONU basandosi su dei rapporti falsi", ha detto un portavoce del ministero.
E mentre va in scena l'ennesimo braccio di ferro tra Paesi occidentali e Russia l'unica certezza sono le vittime.