(Teleborsa) - La crisi degli Emergeti, in particolare la
bolla pronta a scoppiare sui mercati cinesi,
la caduta verticale del petrolio e la forza del dollaro non riusciranno a frenare più di tanto
l'economia americana, che si conferma la
locomotiva dell'economia mondiale.
La Casa Bianca ha ritoccato leggermente al ribasso le previsioni di crescita per quest'anno ed il prossimo - al 2,6% dal 2,9% per il 2016 ed al 2,7% dal 2,9% per il 2017 - ma conferma che questo sarà il
biennio caratterizzato dalla crescita più alta degli ultimi dieci anni. Lo scorso anno, il PIL americano ha segnato un +2,4%.
Naturalmente,
le stime già incorporano i "venti contrari" che stanno frenando le altre economie avanzate: dai fattori valutari, al crollo dei mercati delle
commodities, alla
volatilità dei mercati azionari.
Secondo le previsioni incorporate dall'Amministrazione Obama nella proposta di budget inviata al Congresso,
il mercato del lavoro dovrebbe continuare a progredire, a dispetto del recente
rallentamento della crescita occupazionale. Il tasso di disoccupazione è atteso al 4,5%.