(Teleborsa) -
Resta un'incognita il problema del sostegno a scuola per gli studenti con difficoltà (disabilità, disturbi di apprendimento o altre patologie più gravi).
Secondo un report del'Istat sull'integrazione degli alunni disabili a scuola,
l’8,5% delle famiglie con alunni disabili è costretto a presentare ricorso al Tribunale civile o al Tar per ottenere l’aumento delle ore di sostegno per il proprio figlio. Inoltre, per il 16,5% delle famiglie degli alunni della primaria e per l’11,6% di quelle della secondaria di primo grado,
la scuola non è stata in grado di fornire una risposta.
Dal rapporto emerge anche un altro
dato allarmante: gli alunni disabili alla primaria e alla media
aumentano di 4 mila unità l’anno.
Secondo il sindacato della scuola
Anief, la
riforma La Buona Scuola non ha cambiato molte cose, perché continuiamo ad avere
1 docente precario su 4 e tanti specializzati sono ancora supplenti. L’unica buona notizia è l’insediamento dell'Osservatorio permanente per l'integrazione degli alunni con disabilità, ricostituito questa estate con un decreto del Ministro Stefania Giannini.
"Chiediamo al sottosegretario Davide Faraone di
convocarci ai prossimi incontri dell’Osservatorio - afferma il leader del sindacato Marcello Pacifico - come fece alcuni anni fa l’allora ministro dell’Istruzione Giuseppe Fioroni. Il giovane sindacato porterebbe al tavolo delle parti sociali e del Miur le esperienze dei tanti ricorsi andati a buon fine al termine dell’a.s. 2014/15, avviati e vinti con l'iniziativa "Sostegno: non un’ora di meno". Per non cadere più nei soliti errori che costringono le famiglie ad avere giustizia attraverso i tribunali".