(Teleborsa) - Nessuna sorpresa dal bollettino della
BCE, che si mostra molto preoccupata per l'aumento dei
rischi connessi alla ripresa economica dell'Eurozona e per il riproporsi di
rischi deflazionistici. Sono queste le assunzioni che, nell'ultima riunione, hanno convinto i banchieri centrali a
vagliare possibili interventi espansivi per il prossimo incontro di dicembre.
L'annuncio, ovviamente, è stato fatto in conferenza stampa dal Presidente Mario Draghi, ma il bollettino pubblicato oggi mette nero su bianco che
"il grado di accomodamento monetario sarà riesaminato a dicembre", dopo che saranno disponibili le nuove proiezioni macroeconomiche degli esperti dell'Eurosistema. Intanto, oggi saranno pubblicate le nuove
previsioni d'autunno della Commissione europea.
Ricordando che l'attuale
Piano di quantitative easing ha un valore di 60 miliardi al mese, il Board della BCE ha ribadito che il programma
"è dotato di flessibilità sufficiente da poterne adeguare dimensioni, composizione e durata". Sin dalla sua applicazione - conferma il rapporto - il piano ha
avvantaggiato soprattutto i Paesi più in difficoltà come Italia e Spagna, e le attività più rischiose, provocando una
"considerevole riduzione" dei rendimenti.
Sul fronte delle politiche di bilancio, l'Istituto di Francoforte ha lanciato un
monito ai Paesi dell'Eurozona sull'uso "inappropriato" della flessibilità. "La flessibilità concessa dal Patto - si legge - deve essere applicata con cautela per evitare il rischio di un uso inappropriato", si legge nel bollettino, dove si ricorda che la flessibilità è stata concessa al Belgio, alla Francia ed all'
Italia.
Per il nostro Paese - si ricorda - è stato
riconosciuto un margine pari allo 0,2% del PIL grazie alle riforme strutturali attuate dal governo italiano, ma la BCE avverte che questo margine potrebbe essere controproducente e
deve essere usato con molta cautela, per mantenere la sostenibilità di bilancio, monitorando anche il processo di attuazione delle riforme su cui è stato concesso il margine di flessibilità.