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Scuola, mancano all'appello 30mila docenti di sostegno nonostante le assunzioni

Economia, Welfare
Scuola, mancano all'appello 30mila docenti di sostegno nonostante le assunzioni
(Teleborsa) - L’anno scolastico sta entrando nel vivo, ma rimane tutto da risolvere il problema della mancanza di quasi 30mila docenti di sostegno e dei disservizi formativi che comporta a decine di migliaia di alunni disabili o con gravi problemi di apprendimento.

La denuncia è giunta oggi in Parlamento attraverso un’interrogazione depositata alla Camera. Gli oltre 6mila posti assegnati con la fase C del piano assunzioni della Buona Scuola non sono bastati a risolvere il problema: "nonostante le recenti assunzioni di docenti sul sostegno, nelle nostre scuole di ogni ordine e grado mancano all'appello ancora 30 mila insegnanti specializzati" hanno spiegato oggi i componenti del Movimento Cinque Stelle in commissione Cultura, aggiungendo che "La conseguenza delle mancate assunzioni e assegnazioni dei docenti si traducono in gravi disagi per gli studenti con disabilità e per le loro famiglie e, in pratica, lo Stato non garantisce il diritto allo studio”.

In un’interrogazione depositata alla Camera, a prima firma Maria Marzana, si è ribadita l’urgenza di assumere e collocare nell’organico di diritto gli oltre 12mila docenti specializzati, ma che la riforma non ha stabilizzato.

Il sindacato della scuola Anief, ricorda che anche il Ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, ha ben chiara la situazione: quasi un anno fa il titolare del Miur dichiarò, a Palazzo Chigi in occasione della "Giornata internazionale delle persone con disabilità", che nelle nostre scuole “attualmente ci sono 230 mila bimbi disabili a fronte di 117 mila insegnanti di sostegno, è una proporzione che inizia ad essere virtuosa ma non basta”.

"Nemmeno la legge delega di riforma del sostegno, affidata dalla Legge 107 al Governo, può essere una soluzione al problema cronico. Il problema va risolto dove è nato: in Parlamento, dove oggi sono stati portati i numeri corretti" ha commentato Marcello Pacifico, presidente Anief, aggiungendo che "in attesa che il legislatore si decida a sanare il tutto sarà cura dei tribunali far rispettare i diritti dei ragazzi disabili e delle famiglie".
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