(Teleborsa) - Con la
legge di Stabilità 2016, approvata ieri pomeriggio dal Consiglio dei Ministri, sono stati stanziati solo
200 milioni di euro per il rinnovo del contratto della
Pubblica Amministrazione (PA).
Si è andati addirittura sotto i già ridicoli 300-400 milioni di euro di chi si parlava da settimane, ha dichiarato il giovane sindacato della scuola
Anief, puntualizzando che si tratta di 6 euro l’anno in più per ogni lavoratore statale.
Il Governo, quindi, ha intenzione di sedersi al tavolo per ridurre i comparti da 11 a 4, agevolando lo spostamento dei dipendenti soprannumerari da un ministero all'altro e gambizzando rappresentatività dei sindacati minori. E anche di applicare la riforma Brunetta della PA, che prevede l’accesso al merito professionale solo per un dipendente su quattro, con la cancellazione definitiva degli scatti di anzianità.
"Siamo alla follia - spiega
Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario confederale Cisal - perché ai tre milioni di dipendenti pubblici vanno assegnati più di 12 miliardi di euro di arretrati, che corrispondono a 4mila euro di mancata assegnazione dell’indennità di vacanza contrattuale. Sommando i sei anni di mancato rinnovo, hanno infatti perso il 9,3 per cento di salario. Se le cose stanno così, vuole dire che inonderemo i tribunali del lavoro. Perché l’ora delle mancate promesse è finita".