(Teleborsa) - In forte ribasso il
Intel, che mostra un pesante calo del 2,62%, risultando oggi uno dei peggiori titoli del Dow30. Il principale produttore di chip a livello mondiale incassa così la
delusione generata dalla trimestrale, pubblicata ieri sera.
Intel ha chiuso il trimestre con
un utile in calo del 6,3% a 3,11 miliardi di dollari, pari a 64 cent ad azione, facendo
meglio delle attese che indicavano un
EPS di 59 cent.
I ricavi sono scesi dello 0,6% a 14,47 miliardi, ma risultano sopra i 14,22 miliardi stimati. Tuttavia le vendite della divisione PC sono calate del 7,5% e quelle del segmento "data center" sono cresiute del 12%.
La società
stima ricavi per 14,8 miliardi, indicando un margine di errore (per eccesso o per difetto di 500 milioni), contro attese di mercato che indicavano un fatturato di 14,83 miliardi.
Una stima che è stata giudicata deludente dagli esperti.
Tornando alla performance in Borsa, lo scenario tecnico visto ad una settimana del titolo rispetto all'indice, evidenzia un rallentamento del trend di
Intel rispetto al
Dow Jones, e ciò rende il titolo potenziale obiettivo di vendita da parte degli investitori.
Per il medio periodo, le implicazioni tecniche assunte dal
colosso dei semiconduttori restano ancora lette in chiave positiva. Gli indicatori di breve periodo evidenziano una frenata della fase di spinta in contrasto con l'andamento dei prezzi per cui, a questo punto, non dovrebbero stupire dei decisi rallentamenti della fase rivalutativa in avvicinamento a 31,52 dollari USA. Il supporto più immediato è stimato a 30,87. Le attese sono per una fase di assestamento tesa a smaltire gli eccessi di medio periodo e garantire un adeguato ricambio delle correnti operative con target a 30,53, da raggiungere in tempi ragionevolmente brevi.
Le indicazioni sono da considerarsi meri strumenti di informazione, e non intendono in alcun modo costituire consulenza finanziaria, sollecitazione al pubblico risparmio o promuovere alcuna forma di investimento.
(A cura dell'Ufficio Studi Teleborsa)