(Teleborsa) - Per il personale della scuola, la mobilità intercompartimentale potrebbe diventare una beffa.
Secondo quanto emerso da un approfondimento della stampa specialistica nazionale, in base alle norme introdotte dal Governo Renzi tutti i
docenti in procinto di essere trasferiti in altro ministero o ente pubblico verranno
inquadrati come se fossero
impiegati neo-assunti e dovranno
rinunciare a tutti gli scatti di carriera.
La perdita in busta paga in media, per un docente a metà carriera, sarà attorno ai 500 euro netti.
Stesso discorso per il
personale scolastico soprannumerario, costretto al trasferimento, perché "nonostante la condizione di esubero la mobilità viene considerata volontaria", rileva
Italia Oggi.
Invece, rileva l'Anief, questo trattamento non varrà per il personale in esubero, come il personale perdente posto delle province, che infatti se collocati nei ruoli del Miur, come si paventa al posto del personale Ata, manterranno il livello stipendiale di provenienza, contemplando anche un assegno
ad personam maggiorativo qualora la busta paga di provenienza sia di entità maggiore.
"Si tratta di una una penalizzazione chiaramente illegittima", rileva il Presidente Anief
Marcello Pacifico, secondo il quale le norme in esame, tra le altre cose, non rispettano le norme europee sulla materia.