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Scuola, davvero il problema della "supplentite" è stato risolto?

Economia, Welfare
Scuola, davvero il problema della "supplentite" è stato risolto?
(Teleborsa) - Il Ministro dell'Istruzione Stefania Giannini ha dispensato tranquillità sull'avvio del nuovo anno scolastico, spiegando che non ci saranno cattedre scoperte e che ogni classe avrà gli insegnati che servono. Ma non tutti sono così ottimisti sul fatto che la riforma della Scuola metterà fine alla "supplentite".

Circa 15 mila immissioni in ruolo non potranno realizzarsi, perché le graduatorie sono esaurite, altre 7 mila verranno destinate agli esuberi; delle 80 mila rimanenti, la metà si concretizzeranno solo tra un anno, poiché le assunzioni saranno giuridiche e quindi si tratterà di fatto ancora una volta di supplenze, calcola l'Anief.

"La verità è che col nuovo anno avremo ancora 150 mila docenti abilitati all’insegnamento che continueranno a fare i supplenti. Un terzo sono quelli non assorbiti dalle Graduatoria ad Esaurimento e 100 mila continueranno ad essere chiamati dalle liste d’Istituto, in prevalenza su cattedre ancora astutamente collocate sino al 30 giugno 2016 ma a tutti gli effetti libere. Poi ci sono Ata ed educatori, per i quali non è prevista nemmeno una stabilizzazione" commenta il Presidente dell'Anief Marcello Pacifico, aggiungendo che la parola passerà ora ai giudici.
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