(Teleborsa) - L’organico potenziato nasce zoppo: si stima infatti che
tra i 5 e i 10 mila posti rimarranno scoperti al primo suono della campanella.
Circa il 15-20% delle 55 mila assunzioni dell’organico aggiuntivo per il potenziamento della didattica
non saranno assegnate:
dopo il sindacato della scuola Anief, anche le riviste specializzate concordano con questa tesi che conferma le incongruenze contenute nel piano di assunzioni della
riforma della scuola.
Oggi
Tuttoscuola ha infatti confermato che "per mancanza di possesso della classe di concorso richiesta e i posti di sostegno per mancanza del titolo di specializzazione,
rimarranno non assegnati 5-10 mila posti dell’organico aggiuntivo per il potenziamento”. Con il risultato che “soprattutto al nord alcune scuole riceveranno un organico aggiuntivo ridotto rispetto alle richieste: ciò porterà
risparmi per il MEF fino a 340 milioni di euro".
E la beffa sarà doppia, perché "quei posti, per quest’anno come prevede la legge (comma 95),
non potranno essere coperti con supplenza annuale".
“Le stime che giungono da altri addetti ai lavori, non molto distanti dalle nostre - commenta
Marcello Pacifico, presidente Anief, segretario organizzativo Confedir e confederale Cisal – confermano che c’era la necessità, non solo giuridica ma anche pratica, di
includere nel piano di assunzioni gli oltre 60 mila abilitati e specializzati nel sostegno fuori della Graduatorie ad Esaurimento e dalle graduatorie di merito. Abbiamo chiesto il loro inserimento in tutti i modi e le sedi possibili. E ora che i nodi vengono al pettine, la questione non può che diventare di competenza del TAR".
Il vero paradosso, secondo Pacifico, è che
si è tenuta chiusa la porta a decine di migliaia di abilitati: ben 12.840 docenti hanno pagato 3 mila euro per specializzarsi sul sostegno, 10.489 per l’infanzia, 11.163 docenti si sono abilitati in materie scientifiche. E a questi numeri bisogna sommare decine di migliaia di insegnanti abilitati dopo il 2011 attraverso gli altri canali.