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Scuola, al primo suono della campanella 1.700 istituti senza un dirigente

Economia, Welfare
Scuola, al primo suono della campanella 1.700 istituti senza un dirigente
(Teleborsa) - A pochi giorni dall'avvio delle lezioni, una scuola su cinque sta per essere affidata dagli Uffici regionali alla gestione di dirigenti di altri istituti. E in tutte le sedi mancherà anche il vicario, la storica e preziosa figura cancellata nell'ultima Legge di Stabilità per risparmiare un pugno di milioni di euro.

E' quanto denuncia il sindacato della scuola Anief, secondo il quale saranno 1.700 gli istituti autonomi (più altri 500 sottodimensionati) senza preside, vicario e direttore dei servizi generali ed amministrativi; in pratica un istituto di cinque.

Per quanto riguarda i dirigenti scolastici, la riforma della scuola ha infatti lanciato un “paracadute” solo per una parte dei tanti vincitori di concorso rimasti in stand by per via delle irregolarità amministrative accertate nello svolgimento delle ultime prove selettive: la riforma ha dimenticato tutti i docenti vincitori e idonei che, dopo aver partecipato al concorso emesso dal Miur nell’estate del 2011, hanno oggi ancora attivo, in primo o secondo grado, un ricorso in tribunale. Solo alcune centinaia di docenti diventeranno presidi, dopo aver svolto dei corsi intensivi avviati dall'amministrazione, mentre gli altri sono stati clamorosamente abbandonati al loro destino.

Quello che doveva essere l’anno del rilancio della scuola pubblica, secondo il sindacato, si sta sempre più trasformando in un calvario per studenti, famiglie e personale, già colpiti dalle ingiustizie attuate sul fronte delle assunzioni, che di fatto vedrà realizzate la metà delle 103 mila assunzioni promesse, quelle del potenziamento a settembre 2016 e nemmeno una per il personale ATA.

“Per i vicari dei presidi abbiamo assistito ad un decadimento professionale continuo: prima il blocco dell’indennità di reggenza dal 2010, poi l’assegnazione di miseri riconoscimenti con il fondo d’istituto, ora la cancellazione del ruolo e il ritorno in classe. Con tutte le problematiche che proprio in queste ore stanno emergendo”, commenta Marcello Pacifico, presidente Anief, segretario organizzativo Confedir e confederale Cisal.

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