(Teleborsa) - In un paese, come la Grecia, dove le operazioni di cassa regolate per contanti dominano ancora le transazioni economiche e quelle non dichiarate costituiscono un quarto dell'economia, circa
1 milione di carte di debito sono state emesse dagli istituti bancari ellenici, dopo la
serrata del governo greco di tre settimane e un rigido controllo valutario e delle fatturazioni imposte.
Alcuni funzionari governativi avevano avvertito che le restrizioni predisposte dal governo potevano stimolare il “mercato nero”, ma è successo esattamente il contrario.
Alpha Bank ha emesso circa 220.000 carte di debito nel mese di luglio, più di tutto l'anno scorso, a clienti per lo più pensionati, che hanno compreso che quello era l’unico modo per accedere ai loro soldi attraverso i bancomat o spenderli presso gli esercizi commerciali.
Leonida Kasoumis, direttore generale per i prestiti di Alpha Bank, ha detto che
la spesa nei supermercati e acquisti di carburante pagati con carte di debito, sono raddoppiati a seguito delle restrizioni imposte dal governo. L’uso della moneta di plastica è poi triplicata nelle zone rurali del paese.
"I controlli sui capitali sono stati un grande banco di prova", ha detto Kasoumis. "Positivo per i commercianti, in quanto il denaro cash è limitato; positivo per le banche perché si sono ridotti i costi operativi, ma la notizia migliore è per l'economia”.
Le restrizioni bancarie sono state introdotte a fine giugno, hanno provocato un'emorragia di denaro per le banche, tenute in piedi dalla
flebo attivata dalla Banca centrale europea.
I greci attualmente possono prelevare 420 euro a settimana, mentre per le carte di debito non ci sono limiti sulla spesa, a condizione che le transazioni avvengano all'interno del paese.