Facebook Pixel
Milano 23-dic
33.740 0,00%
Nasdaq 17:31
21.775 -0,11%
Dow Jones 17:31
43.300 +0,01%
Londra 25-dic
8.137 0,00%
Francoforte 23-dic
19.849 0,00%

Scuola, al concorso per insegnanti rimarranno fuori decine di candidati

Cultura, Economia, Welfare
Scuola, al concorso per insegnanti rimarranno fuori decine di candidati
(Teleborsa) - La riforma della scuola cambierà le modalità di accesso alla professione. Anche nei tempi brevi.

Per la prima volta, il concorso a cattedra, quello che porta direttamente all’immissione in ruolo senza aver svolto un giorno di precariato, sarà riservato a coloro che hanno già acquisito l’abilitazione all’insegnamento.

Il concorso, verrà bandito entro il 1° dicembre 2015. Si tratterà, spiega il sindacato della scuola Anief, di “assunzione a tempo indeterminato di personale docente per le istituzioni scolastiche ed educative statali per la copertura, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, di tutti i posti vacanti e disponibili nell'organico dell'autonomia, nonché per i posti che si rendano tali nel triennio”. Pertanto, i vincitori di concorso verranno assorbiti nell’ambito del potenziamento offerta formativa, legato alla successiva chiamata diretta.

Quindi, pure nell’ultima versione del testo, spiega il giovane sindacato della scuola, "l’accesso al bando di concorso per diventare insegnanti è stato precluso ai giovani laureati". E ciò è avvenuto, "malgrado da più parti, Anief in testa, fosse stato chiesto ai parlamentari di allargare la selezione a tutti coloro che sono in possesso del titolo di studio annesso alla classe di concorso".

"La decisione del Parlamento di escludere a monte così tanti candidati non è legittima – spiega Marcello Pacifico, presidente Anief, segretario organizzativo Confedir e confederale Cisal –, prima di tutto perché anche il Consiglio di Stato ha dato ragione alla partecipazione dei giovani laureati". Inoltre, aggiunge Pacifico, "a confermare l’incongruenza è un comma della stessa riforma della scuola, il 79, secondo cui il dirigente scolastico, per coprire posti vacanti o sostituire colleghi assenti, può utilizzare nell'organico potenziato dei docenti sprovvisti di abilitazione specifica per la materia che sono chiamati a insegnare”.

“Pertanto – conclude il sindacalista - non si comprende perché può insegnare senza abilitazione se lo sceglie il preside, mentre lo stesso docente non può ottenere l'abilitazione superando un concorso che lo rende idoneo alla professione".
Condividi
```