(Teleborsa) - La
riforma della Scuola incassa il primo sì. L'Aula del Senato ha votato la fiducia posta dal Governo Renzi con
159 voti a favore e 112 contrari. Il testo passerà ora al vaglio di Montecitorio il prossimo 7 luglio.
Il decreto sulla scuola prevede
100 mila assunzioni subito e lo
slittamento della chiamata diretta, per consentire che il nuovo organico entri in servizio già alla riapertura delle scuole a settembre.
La
decisione del governo Renzi di porre la fiducia ha innescato il
malcontento delle opposizioni che
hanno protestato con cartelli e lumini, per celebrare la "morte" della scuola, ma anche il
disappunto dei sindacati della scuola. "Chi continua a non comprendere i perché delle forti proteste tenute oggi davanti e fuori il Senato, durante la discussione del provvedimento, ha una visione della scuola miope e antidemocratica" - ha commentato
Marcello Pacifico, presidente del giovane sindacato della scuola, Anief, che fa sapere di aver già predisposto "la macchina organizzativa per portare dinanzi al tribunale civile di Roma la Presidenza del Consiglio italiano".
Soddisfatto invece il
ministro dell’Istruzione Stefania Giannini che appena uscita dall'Aula ha inviato un messaggio al presidente del Consiglio, Matteo Renzi: "Ce l’abbiamo fatta". E, ai microfoni di Sky ha commentato: "Tempi straordinari per un’operazione gigantesca di queste proporzioni".