(Teleborsa) - “Il
disegno di legge sulla scuola va obbligatoriamente rivisto:
tutti i precari devono essere assunti subito dallo Stato e non possono essere selezionati dal preside-manager di ogni istituto”. Così ha preso inizio oggi l’intervento di
Marcello Pacifico, presidente
Anief, audito in Senato davanti agli Uffici di Presidenza congiunti delle VII commissioni di Palazzo Madama e Montecitorio, per esprimere il parere del sindacato a proposito del disegno di legge 1934 su cui l’Aula di sarà chiamata ad esprimersi nelle prossime settimane.
Negli istituti c’è un’insofferenza e una mobilitazione crescente, che neanche i sindacati riescono più a controllare, ha spiegato il sindacalista. La scuola non è un’azienda e il dirigente non è il suo padrone: la norma che amplia i poteri del preside deve essere bloccata e discussa con chi scenderà in piazza, anche questa sera in trenta città, perché ritiene l’istruzione un valore da difendere per tutti i cittadini.
Vanno poi allargati i posti su cui immettere in ruolo: ci sono. Anche per i tanti abilitati dopo il 2011 rimasti esclusi. Lo Stato rischia risarcimenti record imposti dai tribunali: ai quali ci rivolgeremo se non saranno assunti, ha sottolineato Pacifico.