(Teleborsa) - In un’intervista a Teleborsa
Marcello Pacifico, presidente
Anief e segretario organizzativo
Confedir risponde sulla vicenda della lettera che il premier Matteo Renzi invierà a tutti gli insegnanti per invitarli a non aderire agli scioperi in programma e a sostenere la riforma del governo.
Il presidente del giovane sindacato spiega perché sono contrari verso tale iniziativa: “Siamo contrari perché questo provvedimento
non risolve il problema del precariato. Purtroppo più di
50mila persone resteranno fuori tra le
graduatorie degli Idonei e le
graduatorie ad esaurimento ed anche coloro che ogni anno vengono chiamati, per fare i supplenti nelle nostre scuole dalle
graduatorie d’istituto, quindi è un provvedimento che purtroppo porterà nuove contestazioni ai tribunali con condanne alle spese che avranno una ripercussione anche per le tasche dei contribuenti.
Per questo motivo non possiamo fare altro che sollecitare il governo ad attuare quanto statuito con la sentenza della Corte europea”.
Prosegue con le sue dichiarazioni il presidente Pacifico sostenendo: “ Questo provvedimento dà
troppi poteri al dirigente scolastico trasformandolo da manager in presidente di azienda e questo purtroppo, essendo un ufficio non va bene, la scuola è di tutti, la scuola
deve portare tutti quanti nella
condizione di progetti tra
docenti,
RSU,
ATA,
dirigenti per far funzionare la scuola. Ed invece il dirigente scolastico avrà potere su assunzioni, reclutamento, sui trasferimenti, licenziamenti, e tutto ciò senza rispondere di quello che fa. Se la scuola non sarà più un progetto e desiderio di condivisione tra tutti coloro che vi appartengono ma si giungerà ad essere la mera volontà di pochi, noi diciamo a gran voce che questo non è il bene della scuola, questa non è la buona scuola; per questo abbiamo proclamato lo
sciopero del 24 aprile”.
Continua Pacifico: "
tutti i sindacati stanno indicendo scioperi; noi lo abbiamo indetto il 24 perché proprio quel giorno inizierà l'esame degli emendamenti. Questo testo va o ritirato o deve essere profondamente cambiato, abbiamo presentato più di
91 emendamenti. Sono stati indetti da altri sindacati gli scioperi del
5 maggio ed anche per il
12 maggio, gli scioperi saranno ad oltranza. Il personale si mobiliterà a partire dal 24 aprile e darà una chiara risposta al governo che non lo ha ascoltato per
cambiare questa riforma".