(Teleborsa) - Lo
sciopero contro il disegno di legge 2994 sulla scuola indetto dai sindacati confederali il prossimo 5 maggio rischia di fare un buco nell'acqua perché non tempistico.
Ne è convinta l'
ANIEF, che invece ha deciso di scendere
in piazza il 24 aprile per chiedere il ritiro del provvedimento o una riscrittura totale. Una data, questa, scelta non a caso:
il 24 aprile, infatti, inizierà l'esame degli emendamenti del disegno di legge presso la VII Commissione Cultura della Camera.
Scioperare il 5 maggio, quando il testo sarà per la maggior parte degli articoli approvato, "non ha senso". "Come è inutile, giunti a questo punto, chiedere lo stralcio per l’assunzione dei precari che il Governo potrebbe fare quando vuole, dimezzando i posti", spiega
Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario Confedir, in merito al dibattito acceso nelle scuole sull’opportunità di scioperare venerdì prossimo, assieme ad otto sigle non rappresentative, o il 5 maggio, con cinque sigle rappresentative e i Cobas che avevano pensato originariamente di bloccare gli scrutini di fine anno scolastico.