(Teleborsa) - Intervistato da Repubblica Tv, il
ministro dell’Istruzione assicura che con il
ddl La Buona Scuola si chiude il capitolo drammatico del precariato storico: dei
130mila precari della scuola nelle graduatorie ad esaurimento,
100mila e qualche centinaio li assumiamo subito: la parte restante è quella delle graduatorie dell’infanzia, che non è esclusa ma affidata alla delega del Governo su questo ddl che si svilupperà nel prossimo anno.
Il sindacato
Anief al ministro
Giannini, replica: "sa bene che i numeri del precariato italiano non si fermano alle
GaE (graduatorie ad esaurimento), peraltro tutt’altro che prossime allo svuotamento, come invece era stato detto dal Governo. Oltre ai
37mila precari della scuola dell’infanzia, infatti, ne rimangono fuori almeno altri
7mila appartenenti alle varie classi di concorso, più decine di migliaia di abilitati in seconda fascia d'istituto ed altri
7mila docenti idonei dei concorsi pubblici. Mancano all’appello, inoltre, alcune
migliaia di altri aspiranti docenti di religione, i docenti in servizio nelle scuole estere del
MaE e alcune centinaia di educatori".
Marcello Pacifico, presidente Anief e candidato al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, sostiene che così facendo "viene elusa la sentenza della Corte di Giustizia europea dello scorso 26 novembre. Vorrà dire che troveranno
giustizia tramite le aule dei tribunali, dove i giudici gli potranno assegnare quella stabilizzazione oggi negata dal legislatore. Ma anche risarcimenti tutt’altro che figurativi: fino a
20 mensilità, oltre che l’inclusione degli
scatti e delle mensilità estive, con cifre che variano tra i
30mila e i 50mila euro a docente".