(Teleborsa) - Sembra più ottimista che mai
Mario Draghi sulla ripresa economica nella zona euro, specie dopo il
lancio del quantitative easing.
Nella sua prima audizione alla Camera da presidente della
BCE, il governatore ha dichiarato che "le prospettive di crescita sono in questo momento più favorevoli che negli ultimi anni", grazie agli "effetti positivi del crollo dei prezzi dei prodotto energetici, la politica monetaria espansiva e le riforme strutturali varate in diversi paesi dell'area che cominciano a fare sentire i propri effetti". La ripresa economica sta acquistando "forza e stabilità" mentre scema l'
allarme deflazione, visto che l'inflazione tornerà "a valori prossimi al 2%".
Draghi ha poi rimarcato l'importanza delle
riforme, necessarie per aumentare la produttività.
Buone nuove anche per l'
Italia, che grazie alla spinta del
quantitative easing potrebbe vedere l'economia crescere "di un punto percentuale entro il 2016".
"Intendiamo continuare con questi acquisti fino alla fine di settembre del 2016 o fino a quando l'inflazione non si avvicina durevolmente ai nostri obiettivi", ha spiegato Draghi rivelando che "le misure fino ad ora adottate si sono dimostrate efficaci".