(Teleborsa) - La
Buona Scuola non risolve la
carenza dei docenti di sostegno per gli alunni disabili, tanto che un istituto su 3 ne resta scoperto.
Di recente l'
Istat ha rilevato che
il numero di alunni disabili continua a salire ed ha raggiunto nell'anno scolastico 2013/14 il livello di 150 mila unità. Un trend in costante crescita a fronte invece di un numero di docenti "particolari" sempre meno sufficiente per il sostegno.
Anche con la
riforma non si andrà oltre le immissioni in ruolo previste dalla Legge 128/2013, la cui ultima tranche di 10mila assunzioni, prevista nei prossimi mesi, porterà l’organico di diritto a 90mila unità. Mentre quelli effettivi, indispensabili per garantire il diritto allo studio dei circa 240mila alunni disabili o con problemi di apprendimento, sono non meno di 120mila.
Il problema, fa notare il sindacato della scuola Anief, è che il legislatore, nell’approvare la L. 128/2013, ha preso come riferimento la realtà scolastica di sei anni prima. E non quella aggiornata, utile a rispettare il rapporto uno a due tra docenti e studenti disabili.
“Non stiamo qui dibattendo su dei freddi numeri – spiega
Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir – ma sulla
necessità di garantire il diritto all’istruzione di tutti i bambini e ragazzi, non uno di meno, iscritti nelle nostre scuole".