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Scuola, braccio di ferro governo-sindacati sulle assunzioni

Economia, Welfare
Scuola, braccio di ferro governo-sindacati sulle assunzioni
(Teleborsa) - E' guerra di numeri fra il Governo ed i sindacati della scuola, mentre si aspetta il varo dei due decreti previsti dalla riforma La Buona Scuola, slittati di qualche giorno. Fra i temi caldi resta quello di "quanti e quali precari" assumere, mentre i numeri sembrano spesso smentire le promesse.

Negli ultimi giorni sono circolare cifre (120 mila), che non combaciano con la promessa di assumere 150 mila precari a partire dal prossimo 1 settembre, anche in osservanza alla recente condanna della Corte di giustizia europea in tema di stabilizzazione dei precari.

A quota 120 mila - stando alle indiscrezioni - si arriverebbe sommando i 12 mila vincitori e idonei del "concorsone" Profumo del 2012, agli 80/90 mila precari delle Graduatorie ad esaurimento ed ai 20 mila delle Graduatorie d'istituto. L'operazione dovrebbe costare poco meno di 700 milioni nel 2015 ed un paio di miliardi a regime.

I sindacati della scuola restano sul piede di guerra, soprattutto l'Anief, che ha fatto della lotta al precariato un vero e proprio vessillo e che ha ora proclamato un nuovo sciopero per il 17 marzo prossimo rivolto ai 140 mila docenti supplenti di lungo termine che hanno diritto al posto.

Secondo il sindacato, il governo ha dato recentemente anche qualche segno di cedimento sulla questione delle assunzioni, forse per paura di una richiesta in massa di risarcimenti che potrebbero costare 50 mila euro a lavoratore.

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