(Teleborsa) - Il presidente statunitense
Barack Obama e il primo ministro indiano
Narendra Modi, in un vertice a New Delhi, hanno dichiarato di aver raggiunto un
punto di intesa comune per risolvere l’importante fase di stallo sui progetti nucleari ad uso civile, che hanno negativamente inciso sui rapporti tra i due paesi.
Anche se Obama ha detto che i due paesi hanno compiuto un "passo importante",
nessuno dei due leader ha però fornito dettagli su come sarebbe stata finalmente attuata la decisione di giungere ad un accordo per la fornitura di componentistica nucleare.
Il presidente indiano,
Modi, ha bisogno dei capitali, della tecnologia e delle competenze Usa, per sostenere il passo dell'economia indiana che, secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale, il prossimo anno, con il rallentamento della Cina, registrerà la crescita più veloce tra le maggiori economie mondiali. Obama sarà quindi l'unico presidente Usa ad aver visitato l'India due volte, in nome di un analogo pragmatismo.
Ostacoli burocratici e legislativi tra i due paesi hanno sempre impedito di stringere rapporti sul nucleare ad uso civile, sia per vincoli ambientali legati al pericolo di incidenti, sia per il monitoraggio americano per prevenire la proliferazione di armi nucleari.
"Pensiamo che di essere giunti ad un punto di reciproca comprensione”, ha detto l’ambasciatore americano a New Delhi, Richard Verma. “L'accordo apre la porta e sta adesso alle società private farsi avanti, per aiutare l'India a sviluppare il suo nucleare, per la produzione di energia sganciata da quella su base fossile”.
L’India ha posto le basi per un
progetto nucleare che vale oltre 180 miliardi dollari, per fornire energia ad un quarto dei suoi 1,2 miliardi di abitanti che ne sono attualmente sprovvisti.
La visita di Obama sarà anche una verifica degli incontri avuti da Modi quattro mesi fa negli Stati Uniti con i vertici di aziende come la Pepsi, Google, General Electric e Boeing. Il premier può vantare un precedente di successo, quando convinse la Ford a investire 1 miliardo di dollari in una fabbrica a Ahmedabad, ai tempi in cui era governatore del Gujarat.